POLITICA
Elezioni comunali nell'isola
Sicilia, il voto nei grandi centri non premia i sindaci uscenti e il centrodestra avanza
Enzo Bianco non ce la fa a Catania, Renato Accorinti deve lasciare il palazzo di città a Messina
A Catania l’ex ministro dell’Interno e sindaco uscente Enzo Bianco perde e l'eurodeputato Salvo Pogliese del centrodestra lo scalza: è lui che andrà a guidare la città etnea dove hanno votato circa 140mila elettori. Bianco gli ha già augurato 'buon lavoro'.
A Messina finisce l’era Accorinti (Renato), il sindaco ‘francescano’ perché giurò scalzo nel 2013. I più votati sono Dino Bramanti del centrodestra e Cateno De Luca di Liste civiche, seguono di poco i candidati di Centrosinistra, M5s e l’ex sindaco.
A Trapani è eletto Giacomo Tranchida con oltre il 70%, liste civiche anche qui. A Ragusa sarà ballottaggio tra il candidato sindaco dei cinque stelle Antonio Tringali e Giuseppe Cassì di Liste civiche.
Poi ci sono altri comuni non capoluogo, con popolazione media dove spesso tornano amministratori della vecchia guardia. A Capaci torna il sindaco Pietro Puccio dopo che già era stato primo cittadino nel 1994; un passato nel Pci e ora nel Pd. A Taormina torna dopo 16 anni Mario Bolognari, ex Pci.
Il Pd è radicato in provincia di Caltanissetta, affermandosi in tutti e cinque i comuni chiamati al voto, come evidenzia il parlamentare regionale dei dem Giuseppe Arancio.
Il centrodestra - secondo Riccardo Gallo, vice coordinatore regionale di Forza Italia - vince e si radica nel territorio. Gallo ha sottolineato come a Catania Pogliese abbia doppiato il numero di voti di Bianco. A Messina il candidato del centrodestra è al ballottaggio e così anche a Siracusa e a Ragusa. In parecchi comuni agrigentini il risultato è gratificante e spicca – secondo Gallo – la vittoria al primo turno di Pino Galanti a Licata, centro di oltre 42mila elettori.