POLITICA
Parteciperanno Von der Leyen e Sassoli, forse anche Lagarde
Stati generali: Conte consulta i ministri sul piano di rilancio, il centrodestra dice no
Il premier al rush finale, incontro con i capigruppo a palazzo Chigi. In definizione programma e inviti, intanto si riapre villa Pamphili
Lo dice il premier, Giuseppe Conte, rispondendo fuori da Palazzo Chigi a una domanda sul no delle opposizioni alla partecipazione agli stati generali dell'economia, che rifiutano l'invito lamentando il fatto che di temi così importanti si parla nelle sedi istituzionali come il Parlamento.
"Lunedì inizieremo con Colao. Il piano Colao ha ricevuto varie critiche, ci stanno, noi ministri stiamo lavorando con grande soddisfazione. Stiamo mettendo su un piano, sarà un confronto di lavoro ma molto concreto perché vogliamo arrivare con un quadro preciso agli Stati generali. Stasera, domattina avremo anche un confronto con tutte le forze di maggioranza perché vorrei che il piano fosse il più condiviso possibile. Sarà un confronto concreto. Il percorso deve essere condiviso. A livello europeo sono molto soddisfatti dell'inizio dei lavori", aggiunge Giuseppe Conte. "Credo di aver dimostrato di andare in Parlamento in tutte le occasioni, ci sarò anche la prossima settimana. Quella di sottrarmi al confronto del Parlamento credo sia una accusa un po' ardita".
"Adesso si stanno sedimentando le misure che abbiamo predisposto, con 80 miliardi. Valutiamo l'impatto che avranno: faremo le valutazioni quando avranno piena attuazione". Lo dice il premier Giuseppe Conte rispondendo a chi gli chiede se ci sarà un nuovo intervento a sostegno dell'economia con un altro scostamento di bilancio. "Dobbiamo essere pronti anche per interventi più immediati. Non è esclusa la possibilità che dovremo intervenire in tempi più immediati, nei limiti della finanza pubblica", aggiunge Conte.
Stati generali
Intanto continua il ciclo di incontri del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con i ministri, in vista degli Stati generali dell'Economia, una dieci giorni al via da venerdì. Questa mattina, dopo aver sentito telefonicamente l'ex ministro del primo governo, Paolo Savona, ora presidente Consob, il premier ha visto i ministri Vincenzo Spadafora, Stefano Patuanelli, Nunzia Catalfo, Teresa Bellanova, Lorenzo Guerini e Alfonso Bonafede.
Nel pomeriggio si sono tenuti i confronti con la squadra di governo: Elena Bonetti, Lucia Azzolina, Francesco Boccia e Sergio Costa. Domani saranno di scena le forze di maggioranza, per poi trasferirsi a Villa Pamphili per dare l'avvio agli Stati generali partendo, come è noto, dalle forze di opposizione. In mattinata presente a Palazzo Chigi anche il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, che ha partecipato a diversi incontri in vista dell'evento a Villa Pamphili.
Presente la Ue
La presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ci sarà, in collegamento da Bruxelles sabato mattina. Presente, come reso noto già ieri, anche il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli, sempre in videoconferenza. E mentre a Palazzo Chigi si lavora alacremente all'organizzazione degli Stati generali dell'economia, tra gli invitati illustri spunta anche il nome della presidente della Bce, Christine Lagarde. La sua presenza non è ancora confermata, ma a Palazzo Chigi confidano di averla nel carnet degli ospiti illustri.
Le reazioni
Centrodestra: "Non veniamo a Stati generali"
Il centrodestra dice no a Giuseppe Conte: Lega, Fi e Fdi non parteciperanno agli Stati generali. La decisione è stata presa durante il vertice tra Salvini, Meloni e Tajani, fanno sapere fonti della coalizione. "Il centrodestra è compatto sul no alla partecipazione agli Stati generali organizzati dal governo a Villa Pamphili". E' quanto emerso nel corso del vertice tra Salvini, Meloni e Tajani, che non si è ancora concluso.
"I tre partiti - aggiungono le stesse fonti - hanno ribadito di essere pronti a confrontarsi con il governo in qualsiasi momento, ma soltanto in occasioni e sedi istituzionali".
Bonafede
Parla di ''incontro molto positivo'' Alfonso Bonafede, uscendo da Palazzo Chigi dopo il colloquio con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il Guardasigilli esprime il suo ''massimo sostegno'' al progetto degli 'Stati generali': ''Un piano per il Paese che sarà illustrato alle parti sociali con quelle riforme che i cittadini chiedono da anni''. Approvazione anche per il metodo. ''Un confronto intenso che il presidente Conte sta portando avanti coinvolgendo tutti. Bisogna fare le cose per bene ma non bisogna perdere tempo, i cittadini non possono più aspettare''.
Zaia
"In questo Paese, quando non si sa cosa fare, si fanno Stati Generali, Piano Marshall e task force. Direi che è ora anche di andare nella parte esecutiva, entriamo in questa fase 2 dell'economia". Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ospite di Centocittà su Rai Radio 1. "Se applicassimo il modello utilizzato per il ponte Morandi e abbandonassimo nella legalità questo documento farraginoso che è il codice degli appalti, riusciremmo a fare le opere velocemente e a far girare l'economia". E sul Piano Colao Zaia ha aggiunto: "Fino ad ora ho letto i titoli, ci vuole tempo per leggerlo perché è un malloppo non da poco. Vicini all'idea del centrodestra? Non lo so. Se fosse così, vuol dire che c'è buon senso. Penso che sia doveroso avere buon senso e in questo paese ultimamente ce n'è poco"
Bonelli
“Prendiamo atto della scelta del Presidente Conte di non accogliere un contributo dei Verdi italiani agli Stati Generali dell’Economia che si svolgeranno da venerdì a Roma. Avremmo presentato proposte sulla conversione ecologica dell’economia che sono le stesse portate sui tavoli dei governi europei da parte dei partiti Verdi europei. Vedremo le proposte degli stati generali auspicando che non segua la direzione data dal Piano Colao che guarda al passato”. Così, in una nota, il coordinatore dell’esecutivo nazionale dei Verdi-Europa Verde, Angelo Bonelli.
Della Vedova
''Agli Stati Generali, parti sociali ed esperti discuteranno le idee di Colao visto che il governo non ne ha nessuna. Conte è al capolinea perché, senza idee, non porterà mai l'Italia fuori dalla crisi''. Così su twitter Benedetto Della Vedova, segretario di Più Europa.
Del Rio
"Serve un percorso serio e concreto, non occasionale". Lo dice Graziano Delrio, capogruppo del Partito Democratico alla Camera, ad Affariitaliani.it sugli Stati generali. "Come ha spiegato il segretario Zingaretti, intendiamo fare le cose seriamente con piani strutturati, dati, analisi e prospettive. Le proposte realizzate da Colao sono un buon punto di partenza per un percorso che richiede capacità di approfondimento. Siamo sulla strada giusta", conclude il presidente dei deputati del Pd.
Misiani
Gli Stati generali è "importante che non diventino una passerella, devono essere l'inizio di un percorso serio. L'Italia deve dare adesso, che il recovery found è ancora in discussione, il segno che nel nostro Paese c'è una discussione sulle riforme da fare, sul rilancio degli investimenti pubblici e privati e su un diverso modello di sviluppo. Questo rafforza la nostra posizione nel dibattito europeo che è ancora aperto." Lo ha detto Antonio Misiani, viceministro dell'Economia.
De Poli
"E' il Parlamento il luogo deputato ad esaminare i provvedimenti chiave per il futuro degli italiani. Al Governo chiediamo di venire in Aula a discuterne. La nostra proposta: sospendere le tasse per tutto il 2020". Così il senatore Udc Antonio De Poli.
Bonetti
"Gli Stati generali sono un'occasione importante non solo per il governo, ma per tutto il paese, per investire concretamente nelle energie positive che possiamo e dobbiamo mettere in campo per disegnare la ripartenza nei prossimi anni". Lo ha affermato a Rainews 24 la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti. "Dal mio punto di vista ci sono due temi fondamentali, il Family Act e la parità di genere, intesa nel senso di mettere in campo la straordinaria risorsa che rappresentano le donne nel nostro paese".
Calenda
"Come in passato Azione non è stata invitata al confronto con il Governo in occasione dei cosiddetti Stati generali. La cosa mi lascia piuttosto indifferente, la segnalo solo a beneficio dei tanti che scrivono 'date una mano al Governo'. Non puoi aiutare chi non vuol farsi aiutare". Così su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda.