ITALIA
La Uil lo avrebbe voluto esporre sul Pincio
Striscione ironico contro i vice premier sequestrato. Digos: questione di decoro
Bloccato dalla polizia uno striscione antigovernativo ironico della Uil, ma solo per questione di decoro, sostiene la Questura. Protestano i sindacati e le forze politiche del centrosinistra. Salvini: faccio guerra alla mafia, non agli striscioni. Di Maio: mai chiesta rimozione
La nota della Questura
Lo striscione contro Di Maio e Salvini non è stato esposto non per quello che c'era scritto, ma perché ritenuto "lesivo del decoro paesaggistico". E' la Questura a intervenire ufficialmente in merito al caso denunciato dalla Uil. "Questa mattina - precisa una nota su quello che viene definito il 'presunto blocco' - personale impiegato nel servizio di ordine pubblico, predisposto in occasione della manifestazione in favore del rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici, ha esortato alcuni manifestanti, appartenenti al sindacato della Uil, a rimuovere uno striscione posto su una parete di interesse storico culturale, in via Adamo Mickiewicz, nei pressi del Pincio. Nessuna valutazione è stata fatta circa l'aspetto contenutistico, ma si è ritenuto che lo striscione fosse lesivo del decoro paesaggistico, così come previsto dall'articolo 49 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, dove espressamente si vieta il collocamento o l'affissione di cartelli o altri mezzi di pubblicità sugli edifici e nelle aree tutelate come Beni culturali. E' inoltre prevista una comunicazione preventiva ai competenti uffici del Comune nel caso in cui si voglia procedere a tali esposizioni che, nella circostanza, non è stata effettuata, così come confermato dagli uffici capitolini". "Lo striscione - ricorda ancora la Questura - è stato poi ripiegato autonomamente dai manifestanti e lasciato nella loro libera disponibilità. Giova precisare che già in precedenti ed analoghe situazioni non è stata consentita l'esposizione di manifesti e di striscioni nel medesimo posto".
Le reazioni
"È stato introdotto il reato di lesa maestà? Sono vietati gli striscioni ironici su Salvini e Di Maio? Il ministro dell'Interno può spiegare una volta per tutte?", chiede su Twitter il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci. Per Emanuele Fiano, poi, "esiste una direttiva segreta del Viminale per reprimere e nascondere qualsiasi forma di dissenso nei confronti del Governo? È stata la decisione di un funzionario troppo zelante? In tutti i casi è preoccupante che si decida di mettere il bavaglio a quanti, nel pieno rispetto delle regole democratiche e della civile convivenza, si recano in piazza a rivendicare il rispetto di diritti sanciti dalla Costituzione stessa". Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana: "Prima il sequestro delle lenzuola sui terrazzi, ora il blocco degli striscioni (ironici) ai cortei. Immagino che la prossima mossa sarà bloccare del tutto manifestazioni e scioperi, poi forse gli arresti preventivi? Salvini e Di Maio non è che state esagerando?".
Salvini: faccio guerra alla mafia, non agli striscioni
"Mi occupo di lotta alla mafia, alla camorra, alla droga, ai trafficanti di esseri umani e non faccio guerre agli striscioni. Infatti ce ne sono ovunque e di ogni tipo. Ho dato indicazioni, già nelle scorse settimane, di non intervenire. Rispetto ovviamente la scelta della Questura di Roma cosi come rispetto le forze dell'ordine che proteggono gli italiani dalla mattina alla sera". Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini risponde alle polemiche sullo striscione della Uil sequestrato.
Salvini: faccio guerra alla mafia, non agli striscioni
"Mi occupo di lotta alla mafia, alla camorra, alla droga, ai trafficanti di esseri umani e non faccio guerre agli striscioni. Infatti ce ne sono ovunque e di ogni tipo. Ho dato indicazioni, già nelle scorse settimane, di non intervenire. Rispetto ovviamente la scelta della Questura di Roma cosi come rispetto le forze dell'ordine che proteggono gli italiani dalla mattina alla sera". Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini risponde alle polemiche sullo striscione della Uil sequestrato.
Di Maio: mai chiesta rimozione striscione Uil
"Giusto per chiarire e senza alcuna polemica: non ho mai chiesto e non mi sarei mai sognato di chiedere la rimozione di uno striscione che, ironicamente e pacificamente, critica il governo. La libertà di pensiero vale sempre. Questo è un principio che, come MoVimento 5 Stelle, per primi, abbiamo sempre difeso e che continueremo a difendere. Che ad esporlo siano le sigle sindacali o chiunque altro non importa, ognuno ha il diritto di esprimere le proprie idee nel rispetto del decoro e della legge. Lo dice la nostra Costituzione e non dobbiamo dimenticarlo. A dimostrazione di quel che dico, quello striscione lo espongo io. Eccolo. Evviva la libertà!". Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio in un post su facebook in merito alla rimozione dello striscione.