ITALIA
Calcio e violenza
Svolta nelle indagini sulla bomba carta allo stadio. La polizia: "Opera di ultrà del Torino"
L'ordigno rudimentale che è esploso in curva durante il derby non è stato lanciato dai tifosi juventini, ma sarebbe stato preparato dai supporter granata. Altre 8 persone denunciate per gli scontri
Cairo: "Tutti abbassino i toni"
Tutte le quindici persone arrestate o denunciate saranno colpita dal Daspo. Le indagini proseguono, visionando anche video e filmati. "Io con Pallotta? Ha fatto bene, ma certi epiteti devono essere diversi. Io sto con me stesso, con un atteggiamento assolutamente contro la violenza. Anche quella verbale è sbagliata, perché incita a reazioni e a ulteriori violenze. Questo non va bene. Anche Pallotta, a mio avviso, usando quegli epiteti, non ha fatto bene. Non credo che un dirigente debba scendere a un livello così basso", ha detto il presidente del Torino Cairo.
"Le bombe carta anche contro di noi"
"Le bombe carta i nostri tifosi le hanno subite. C'è stato l'episodio dell'aggressione al pullman. Erano già accadute cose brutte: ricordo allo Juventus Stadium un cartello che inneggiava a Superga. Tutti dovremmo abbassare i toni, darci una regolata. Se i dirigenti per primi si mettono a twittare certe cose, allora non va bene". E mentre queste sono le parole di Urbano Cairo, ci sono novità anche sull'altro episodio discusso della domenica calcistica.
Atalanta-Empoli, proseguono le polemiche
"Sono un fedelissimo di papa Francesco e, per sdrammatizzare, vorrei ricordare che disse: 'Se il dottor Gasparri - mio amico - offendesse mia madre, gli do un cazzotto'. Qua non si parla di provocazioni, non siamo di fronte a banditi, non facciamo giustizialismo. E' una reazione e anche la società prenderà provvedimenti", sono le parole del dg dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, dopo il pugno rifilato dall'atalantino Denis all'empolese Tonelli, negli spogliatoi di Bergamo.