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ITALIA

Venti gli episodi al vaglio degli inquirenti

Truffe agli anziani nel Milanese, dieci ordinanze

Venivano raggirati con telefonate in cui gli arrestati si fingevano parenti bisognosi di denaro

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Si erano specializzati nelle truffe agli anziani nel Milanese. Questa mattina è stata eseguita un'ordinanza cautelare a carico di dieci cittadini italiani e cinque di origine polacca indagati in ordine a diciassette capi di imputazione per i reati di associazione a delinquere e truffa.
 
In tutto sono 20 gli episodi interamente documentati, ma sono solo la punta di un iceberg di numerosissime truffe tentate o consumate, spesso neppure denunciate per timore o per vergogna da parte delle anziane vittime.
 
Le vittime ricevono telefonate da parte di un uomo o di una donna, che, presentandosi come i nipoti, dopo una breve conversazione, chiedevano un prestito urgente di ingenti somme di denaro o preziosi, per far fronte al pagamento dei danni provocati in un stradale o in altre situazioni di emergenza. Il finto nipote, carpita la fiducia della vittima, sfruttando lo stato di preoccupazione ed apprensione,  diceva che una persona di fiducia sarebbe passata da casa sua per ritirare  il denaro e i preziosi, per poi portarli sul luogo dell'incidente.
 
Le indagini hanno accertato che i telefonisti chiamano da utenze estere, generalmente posizionate in Polonia e Germania. Le persone di fiducia,  inviate dai sedicenti nipoti, risiedono nel novarese. La banda aveva una elevata competenza criminale utile a raggirare  gli anziani e una elevata professionalità nello scegliere tempi e modalità utili a portare a termini gli illeciti.
 
 
Utili alle indagini  sono state le sim e il traffico telefonico di uno degli arrestati, che ha permesso di localizzare tempo e di luogo compatibili con alcune truffe. Le utenze venivano utilizzate per pochi giorni e poi dismesse. Le attività hanno evidenziato come fondamentale l'apporto di persone ancora da identificare che telefonavano dall'estero.
 
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