TECH
Saranno sospesi gli account di chi viola le regole
Twitter lancia la crociata contro le vendette porno
Twitter dichiara guerra al 'revenge porn', ovvero alla "vendetta sessuale” attraverso la diffusione di foto o video intimi. Nessun contenuto personale potrà essere pubblicato senza consenso. Vale per ex fidanzati come per le star del cinema.
Troll contro West
Lo stesso numero uno di Twitter, Dick Costolo, aveva ammesso mancanze della piattaforma nel contrastare abusi online. Costolo si era mosso a seguito del caso che ha visto coinvolta la scrittrice femminista Lindy West: un troll aveva creato un falso profilo su Twitter a nome del padre (deceduto) della West per insultarla.
Hacker contro vip
Le nuove regole riguardano le ‘vendette trasversali’ di ex fidanzati ma anche la privacy di personaggi noti. Basti ricordare l’attacco hacker dello scorso settembre, che ha preso di mira star come Jennifer Lawrence, Avril Lavigne, Kim Kardashian e Rihanna, le cui foto private e in molti casi piuttosto osé sono finite prima su Twitter poi dappertutto. La vicenda ha generato una serie di ipotesi su presunte vulnerabilità dei sistemi Apple, costringendo l’azienda a svolgere controlli interni. Salvo poi scoprire che la violazione era stata compiuta semplicemente ‘craccando’ le password delle celebrities.
Ogni abuso sarà punito
Adesso, in caso di segnalazione di abusi Twitter verificherà se il post effettivamente viola la sua politica e in caso affermativo il 'tweet' in questione sarà nascosto e chi l'ha pubblicato vedrà bloccarsi l'account. C'è un team di dipendenti ad hoc per queste operazioni, ricorda il sito Mashable, il "Trust and Security team", pronti a monitorare richieste 24 ore al giorno, che è stato di recente triplicato.
Reato in molti Paesi
Contro il dilagante fenomeno del 'revenge porn' alcune settimane fa anche un'altra piattaforma popolare come Reddit ha messo restrizioni ad hoc. Dal mese scorso il 'revenge porn' è reato in Inghilterra e Galles, punibile con due anni di galera. Scozia e Irlanda del Nord stanno studiando l'introduzione di provvedimenti simili. Negli Stati Uniti, il responsabile di un sito dove utenti anonimi potevano pubblicare foto delle ex per metterle in imbarazzo rischia oltre vent'anni di carcere.