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POLITICA

Tajani: "Soddisfatti, ma ora utilizzare Mes"

Ue. Salvini: "Fregatura grossa come una casa". Meloni: "Conte uscito in piedi, poteva andare meglio"

"Stiamo parlando - ha affermato il leader della Lega - di soldi sulla carta prestati che arriveranno fra un anno, se va bene". Il Presidente di Fratelli d'Italia: "Il premier è tornato a casa con meno sussidi e più condizionalità"

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"Non c'è nessun regalo per nessuno, è un prestito. E' una resa mani e piedi senza condizioni alle scelte che in Grecia erano della Troika, qui sono della Commissione". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera per "illustrare di cosa stiamo parlando - ha detto - e spiegare di cosa come Lega ci occuperemo per evitare una fregatura che si vede grossa come una casa in fondo al tunnel di questa operazione. Stiamo parlando - ha affermato il leader della Lega - di soldi sulla carta prestati che arriveranno fra un anno, se va bene. Arriveranno solo se l'Italia farà le riforme nel campo delle pensioni, di lavoro, giustizia, sanità e istruzione richieste dall'Europa. Tradotto: 'ti presto dei soldi se torni alla legge Fornero e se mi metti una patrimoniale sulla casa e sui risparmi'. Come Lega - ha continuato - vigileremo perchè così non sia. E' un prestito che va restituito coi versamenti annui che l'Italia effettua per 15 miliardi all'Ue e anche i soldi a  fondo perduto dovranno essere restituiti entro il 2056".

"Una parte di questo stanziamento - ha aggiunto - verrà deciso nel 2023. Il problema di oggi è che stiamo chiedendo a 4 milioni di partite Iva di versare 8 miliardi di tasse. Abbiamo letto Renzi,  Monti, Conte, tutti gli eurofelici di quello che accadrà nei prossimi anni ma tornando sul pianeta Terra ci sono i semplici e umili italiani che hanno problemi adesso. Se i risultati sono un prestito da restituire integralmente e da usare solo a patto di ulteriori tagli e sacrifici, non mi sembra esattamente una svolta epocale", ha chiosato Salvini.

Meloni: "Conte uscito in piedi ma poteva andare meglio"
"Abbiamo votato a Bruxelles per il debito comune, che ha reso possibile il Recovery Fund. Abbiamo tifato per l'Italia in ogni momento. Con la coscienza a posto ora, a negoziato concluso, voglio dire che Conte è uscito in piedi ma poteva e doveva andare meglio". Lo afferma il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "E' stato sbagliato dare per acquisiti i 500 miliardi di sussidi proposti da Merkel e Macron e poi aprire a un taglio in cambio di zero condizionalità - sottolinea Meloni -. E' tornato a casa con meno sussidi e più condizionalità. Gli riconosciamo di essersi battuto per contrastare le pretese egoistiche dei Paesi nordici ma il risultato finale purtroppo non è quello che speravamo. I 'frugali' ottengono il ridimensionamento del Recovery Fund, mantengono e addirittura aumentano privilegi inaccettabili e anacronistici. Per l'Italia - osserva - si conserva un livello accettabile di sussidi a fondo perduto ma in compenso rischiamo di perdere molti miliardi su altre voci del bilancio pluriennale.

E, a monte, nessuna revisione degli assetti europei che penalizzano in modo strutturale l'Italia e la sua economia. Vengono rinviate a data da destinarsi tutte le tasse sui colossi extraeuropei e la finanza speculativa ma viene introdotta una tassa sulla plastica di 80 centesimi al chilo dal 1 gennaio 2021: un salasso per migliaia di imprese, con il rischio che i costi si riversino fino alle famiglie. Ma quello che ci preoccupa di più è che non solo queste risorse arriveranno a primavera 2021 inoltrata ma che per spenderle dovremo comunque passare dalle forche caudine dei Rutte di turno: non si chiama "diritto di veto" ma il "super freno di emergenza" funzionerà allo stesso modo. Si rischia un inaccettabile commissariamento delle scelte di politica economica di una Nazione sovrana. Difenderemo la nostra sovranità strenuamente e ci auguriamo che da questo momento in poi il governo voglia fare lo stesso", conclude la leader di FdI.

Tajani: "Soddisfatti, ma ora utilizzare Mes e monitorare immigrazione clandestina"
"Noi siamo soddisfatti del fatto che l'Europa si sia dimostrata più solidale rispetto al 2008. C'e' stata la resistenza di alcuni paesi e questo deve farci riflettere sul futuro. L'Italia ora dovrà essere in grado di avere i soldi che sono a disposizione, l'Italia deve dare il meglio di se per presentare delle riforme valide". Lo ha dichiarato questa mattina a Radio Anch'io, Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. "Rimane il problema del Mes, io credo che si debbano utilizzare quei soldi che sono disponibili sin da ora per riformare la sanità e per risolvere il problema della cassa integrazione. Abbiamo bisogno di immettere liquidità sul mercato e prepararci ad una possibile ondata di ritorno del covid19. Dobbiamo valutare anche i flussi migratori, abbiamo visto che i clandestini arrivati in Italia erano in gran parte affetti da coronavirus".
 
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