POLITICA
Tajani: "Soddisfatti, ma ora utilizzare Mes"
Ue. Salvini: "Fregatura grossa come una casa". Meloni: "Conte uscito in piedi, poteva andare meglio"
"Stiamo parlando - ha affermato il leader della Lega - di soldi sulla carta prestati che arriveranno fra un anno, se va bene". Il Presidente di Fratelli d'Italia: "Il premier è tornato a casa con meno sussidi e più condizionalità"
"Una parte di questo stanziamento - ha aggiunto - verrà deciso nel 2023. Il problema di oggi è che stiamo chiedendo a 4 milioni di partite Iva di versare 8 miliardi di tasse. Abbiamo letto Renzi, Monti, Conte, tutti gli eurofelici di quello che accadrà nei prossimi anni ma tornando sul pianeta Terra ci sono i semplici e umili italiani che hanno problemi adesso. Se i risultati sono un prestito da restituire integralmente e da usare solo a patto di ulteriori tagli e sacrifici, non mi sembra esattamente una svolta epocale", ha chiosato Salvini.
#Salvini: oggi tutti festeggiano, da Rutte a Monti... Chi combatte per il bene degli italiani ha il sostegno della Lega, ma le condizioni scritte in questo prestito fanno rima con lacrime e sangue. Un "Super MES" che punta a Quota 100 come prima vittima sacrificale. #recoveryfund
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 21, 2020
Meloni: "Conte uscito in piedi ma poteva andare meglio"
"Abbiamo votato a Bruxelles per il debito comune, che ha reso possibile il Recovery Fund. Abbiamo tifato per l'Italia in ogni momento. Con la coscienza a posto ora, a negoziato concluso, voglio dire che Conte è uscito in piedi ma poteva e doveva andare meglio". Lo afferma il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "E' stato sbagliato dare per acquisiti i 500 miliardi di sussidi proposti da Merkel e Macron e poi aprire a un taglio in cambio di zero condizionalità - sottolinea Meloni -. E' tornato a casa con meno sussidi e più condizionalità. Gli riconosciamo di essersi battuto per contrastare le pretese egoistiche dei Paesi nordici ma il risultato finale purtroppo non è quello che speravamo. I 'frugali' ottengono il ridimensionamento del Recovery Fund, mantengono e addirittura aumentano privilegi inaccettabili e anacronistici. Per l'Italia - osserva - si conserva un livello accettabile di sussidi a fondo perduto ma in compenso rischiamo di perdere molti miliardi su altre voci del bilancio pluriennale.
E, a monte, nessuna revisione degli assetti europei che penalizzano in modo strutturale l'Italia e la sua economia. Vengono rinviate a data da destinarsi tutte le tasse sui colossi extraeuropei e la finanza speculativa ma viene introdotta una tassa sulla plastica di 80 centesimi al chilo dal 1 gennaio 2021: un salasso per migliaia di imprese, con il rischio che i costi si riversino fino alle famiglie. Ma quello che ci preoccupa di più è che non solo queste risorse arriveranno a primavera 2021 inoltrata ma che per spenderle dovremo comunque passare dalle forche caudine dei Rutte di turno: non si chiama "diritto di veto" ma il "super freno di emergenza" funzionerà allo stesso modo. Si rischia un inaccettabile commissariamento delle scelte di politica economica di una Nazione sovrana. Difenderemo la nostra sovranità strenuamente e ci auguriamo che da questo momento in poi il governo voglia fare lo stesso", conclude la leader di FdI.
Abbiamo tifato Italia in ogni momento. Con la coscienza a posto, a negoziato concluso, voglio dire che Conte è uscito in piedi, ma poteva e doveva andare meglio. Risorse #RecoveryFund arriveranno nel 2021 e "super freno" rischia di essere commissariamento:https://t.co/4K6pERaLyb
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) July 21, 2020
Tajani: "Soddisfatti, ma ora utilizzare Mes e monitorare immigrazione clandestina"
"Noi siamo soddisfatti del fatto che l'Europa si sia dimostrata più solidale rispetto al 2008. C'e' stata la resistenza di alcuni paesi e questo deve farci riflettere sul futuro. L'Italia ora dovrà essere in grado di avere i soldi che sono a disposizione, l'Italia deve dare il meglio di se per presentare delle riforme valide". Lo ha dichiarato questa mattina a Radio Anch'io, Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. "Rimane il problema del Mes, io credo che si debbano utilizzare quei soldi che sono disponibili sin da ora per riformare la sanità e per risolvere il problema della cassa integrazione. Abbiamo bisogno di immettere liquidità sul mercato e prepararci ad una possibile ondata di ritorno del covid19. Dobbiamo valutare anche i flussi migratori, abbiamo visto che i clandestini arrivati in Italia erano in gran parte affetti da coronavirus".