ITALIA
Comitato Nazionale dell'Ordine e la Sicurezza Pubblica
Allarme terrorismo in Italia, Alfano: "4800 militari a guardia di siti sensibili"
La nota del ministero dell'Interno: "Il contingente assicurerà, la prosecuzione di 'Strade sicure' anche in relazione alle nuove esigenze contro il terrorismo". Il ministro Alfano il 18 e 19 febbraio partecipa a Washington al vertice contro l'estremismo
In una nota, il Viminale comunica che l'Italia si prepara a fronteggiare i rischi che potrebbero derivare da un'escalation della crisi libica. Il Comitato deve valutare l'attuazione del piano, voluto dal governo, per estendere il numero di militari impegnati nella vigilanza di siti e obiettivi sensibili a 4.800 dagli attuali 3mila.
La nota
"Il contingente assicurerà, in forma ampliata, la prosecuzione dell'operazione "Strade sicure" anche in relazione alle nuove esigenze contro il terrorismo", dice la nota. Lo scorso 10 febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento d'urgenza che contiene regole più severe per il contrasto al terrorismo internazionale, una risposta all'innalzato livello di allarme provocato dagli attentati di matrice islamica dello scorso mese a Parigi. Forti misure di sicurezza sono state previste soprattutto per la città di Roma.
Alfano il 18 e 19 febbraio a Washington
Il ministro Alfano, mercoledì 18 e giovedì 19 febbraio, parteciperà a Washington al vertice per il contrasto dell'estremismo violento. Mercoledì 18 febbraio, presieduta dal segretario di Stato John Kerry, si terrà presso il Dipartimento di Stato la sessione ministeriale preparatoria dedicata ai combattenti stranieri, alla presenza dell'Attorney General Eric Holder e del Secretary of Homeland Security Jeh C. Johnson.
Giovedì 19 febbraio, Alfano interverrà al Vertice per il contrasto dell'estremismo violento che riunirà i ministri di Governo e rappresentanti della società civile di più di settanta Paesi. A questo evento, che si articolerà in varie sessioni e che si svolgerà presso il Dipartimento di Stato, è prevista anche la partecipazione del presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama.