SPETTACOLO
Weinstein, la moglie lo lascia: "Il mio cuore è infranto"
Il produttore è accusato di molestie sessuali. Tra le su vittime Asia Argento, Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow
Hillary Clinton ha detto di essere "scioccata" dopo aver appreso delle violenze di cui si è macchiato il produttore di Hollywood. "Sono scioccata e sconvolta da questa rivelazione su Harvey Weinstein", ha detto in una mota la candidata democratica alle presidenziali Usa del 2016. "Il comportamento descritto dalle donne che sta emergendo non può essere tollerato - ha aggiunto Clinton -, il loro coraggio e il loro sostegno degli altri è fondamentale nell'aiutare a fermare questo genere di comportamento", ha detto Clinton. Weinstein è un grande finanziatore del partito democratico e ha raccolto fondi per le campagne presidenziali di Barack Obama e Hillary Clinton.
Molto dura anche la reazione dei coniugi Obama: 'Siamo disgustati. Un uomo che umilia e degrada le donne deve essere condannato a prescindere dalla sua ricchezza e dal suo status''. Lo affermano l'ex presidente americano Barack Obama e la moglie Michelle, condannano il produttore di Hollywood e finanziatore dei democratici Harvey Weinstein. ''Dobbiamo celebrare il coraggio delle donne che si sono fatte avanti per raccontare le loro storie dolorose''.
Tra le vittime del produttore ci sono nomi noti di Hollywood. Neanche avere un nome e conoscenze alle spalle ha protetto star di primo piano di Hollywood, come Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie e Rosanna Arquette dalle sue avances sessuali.
Paltrow - figlia del regista Bruce e dell'attrice Blythe Dannes - ha raccontato al New York Times (che per primo ha rivelato la portata delle azioni predatorie sessuali del produttore in 30 anni) che quando aveva 22 anni era stata scelta per il ruolo di "Emma" nell'omonimo adattamento del libro di Jane austen. Ruolo che la portò da attrice a quello di star. In quel caso Weinstein la convocò all'hotel Peninsula - lo stesso dove aveva provato a molestare Ashley Judd venti anni fa - dove le mise le mani addosso e la porto nella camera da letto chiedendole di fargli un massaggio. "Ero una bambina, ero pietrificata" ha raccontato rivelando - in ritardo - che era stata molestata sessualmente dall'uomo che aveva dato il via alla sua carriera e più tardi l'aiutò a vincere un Oscar, con "Shakespeare in Love" nel 1999, prodotto dalla sua casa Miramax Paltrow ha raccontato che si rifiutò di cedere alle sua richiesta perché era certa che il suo fidanzato dell'epoca, Brad Pitt sarebbe intervenuto come fece affrontando a brutto muso Weisntein.
Lo stesso accadde ad Angelina Jolie - figlia di Jon Voight - che nel 1998 mentre girava "Scherzi del cuore, subì lo stesso trattamento: "Avevo avuto una cattiva esperienza con Harvey Weinstein quando ero giovane e per questo scelsi di non lavorare più con lui e avvertendo altri (ma senza rivelare pubblicamente cosa le era accaduto, ndr) di quello che aveva provato a farmi".
Da ultima, tra i volti noti di Hollywood e anche lei proveniente da una famiglia del cinema, Rosanna Arquette, cui toccò la stessa sorte di trovare Weinstein in accapatoio - una sorta di modus operandi del produttore - in una stanza d'hotel e malgrado fosse già nota per aver recitato in "Cercasi Suasn disperatamente" al fianco di Madonna e "New York Stories", l'uomo le chiese di fargli un massaggio e mentre l'attrice stava consigliadogli di rivolgersi ad una professionista per il suo dolore, lui le afferrò la mano, portandosela verso i suoi genitali. A quel punto scappò lasciando Weinstein a gridarle dietro: "Stai facendo un grosso sbaglio".