Amazon presenta Astro, il robot "tuttofare"
Arriva a fine anno, per ora solo sul mercato americano
Alto una sessantina di centimetri per circa dieci chili di peso, tre ruote, controllabile da remoto. Si chiama Astro ed è il nuovo robot tuttofare di Amazon, dotato delle tecnologia intelligente di Alexa, anche se la società assicura che è molto di più di una "Alexa con le ruote".
Si potrà utilizzare per controllare le persone o gli animali tra le pareti domestiche, o per pattugliare la casa inviando ai proprietari avvisi se scopre qualcosa di inusuale. Ma anche per portare una birra o comunicare con altre persone in video mentre ci segue. Non ha volto ma sul display lcd mostra espressioni e reazioni. Ha un braccio periscopico che gli permette di interagire in maniera limitata con oggetti come manopole e pulsanti e una serie di telecamere che gli consentono di muoversi in casa evitando gli ostacoli.
Il costo iniziale sarà di 999,99 dollari, ma dopo il lancio il prezzo salirà a 1.449,99 dollari. Il robot, il primo creato da Amazon, è classificato come prodotto "Day 1 Edition", il che significa che l'unico modo per acquistarlo è richiedendo un invito alla società in anticipo.
Non è il primo robot domestico sul mercato, ma è quello che potrebbe avere il successo più rapido grazie alle sue numerose funzioni. Può ad esempio riconoscere i volti, apprendere le abitudini dei membri della famiglia e ricordare a tutti le loro attività.
"È fantascienza che diventa realtà", dice Amazon, ma i più critici hanno già avanzato preoccupazioni per il rispetto della privacy. "In alcuni casi, una telecamera di sorveglianza domestica può essere utile", ha affermato Matthew Guariglia, analista della ONG Electronic Frontier Foundation, che difende i diritti umani online. "Ma - sottolinea - il dispositivo potrebbe anche fungere da cavallo di Troia per hacker o polizia". Il vicepresidente di Amazon, Limp, nel video promozionale, ha voluto rassicurare tutti: gli utenti possono bloccare telecamere e microfoni del robot, che emette suoni e visualizza messaggi se qualcuno tenta di hackerarlo.
Amazon presenta i nuovi arrivi
Oltre ad Astro, nel corso del tradizionale evento autunnale di presentazione dell'hardware, Amazon ha anche svelato il più grande display intelligente da parete di tutta la sua line-up fino a oggi, l'Echo Show 15 da 15,6 pollici, con risoluzione HD 1080p, al prezzo di 250 dollari.
Con un design che imita quello di un quadro appeso al muro, l'Echo Show 15 ha una modalità di visualizzazione completa in modo che l'utente possa riprodurre l'immagine che vuole in grandi dimensioni, anche se questo può anche essere ridotto a metà dello schermo e condividere lo spazio con informazioni utili. Le opzioni vanno dalla visione di contenuti in streaming da Amazon Prime Video o Netflix alla ricezione del segnale video in tempo reale da una telecamera di sicurezza installata sulla porta d'ingresso della casa.
L'azienda guidata ha anche sorpreso con un dispositivo dalla forma stravagante, simile a un periscopio, chiamato Amazon Glow, che combina le funzioni di una videoconferenza con quelle di un proiettore. Glow, al prezzo di 300 dollari, è progettato con i piu' piccoli in mente, in modo che quando si annoiano durante una videochiamata con amici o familiari, possono proiettare videogiochi o altri intrattenimenti dal dispositivo stesso per giocare con i loro interlocutori.
Tra le altre presentazioni, un termostato intelligente al prezzo di 60 dollari e un assistente vocale progettato per l'uso nei parchi a tema DisneyWorld e Disneyland che risponde al comando "Ehi, Disney".
Si è trattato della prima grande presentazione di hardware della società da quando il fondatore di Amazon Jeff Bezos si è dimesso da CEO il 5 luglio per concentrarsi su altri progetti personali ed è stato sostituito da Andy Jassy, il suo confidente più fidato, che per anni ha guidato la redditizia divisione di cloud computing della società, AWS. Bezos ha così messo fine a un lungo periodo di 27 anni alla guida di Amazon che lo ha portato a diventare l'uomo più ricco del mondo secondo la lista Forbes, e anche se si è dimesso dalla gestione quotidiana, rimane legato alla società che ha fondato, ora come presidente esecutivo.