Arc de Triomphe coperto di tessuto scintillante
Dal 18 settembre al 3 ottobre l'Arco di Trionfo, una delle principali attrazioni di Parigi, resterà impacchettato. La visita di Emmanuel Macron e della first lady di Francia Brigitte danno il via all'esposizione dell'opera postuma di Christo e Jeanne-Claude
Parigi svela l'opera d'arte monumentale: il celebre Arco di Trionfo completamente avvolto in un tessuto argentato e blu. L'installazione già visibile, ideata nel 1961 dalla coppia di artisti recentemente scomparsi Christo e Jeanne-Claude, potrà essere visitata accedendo sulla terrazza del monumento da dove sarà possibile interagire con il tessuto scintillante, toccarlo ma anche calpestarlo come nelle intenzioni degli artisti.
Christo "Voleva completare questo progetto. Ci ha fatto promettere che lo avremmo fatto", ha dichiarato il nipote Vladimir Yavachev curatore dell'allestimento. La ministra della Cultura francese Roselyne Bachelot, in conferenza stampa, ha definito il lavoro artistico, intitolato 'Arc de Triomphe, Wrapped', "un formidabile dono offerto ai parigini, ai francesi e non solo, a tutti gli amanti dell'arte".
Christo Vladimirov Javacheff, nato in Bulgaria, incontrò Jeanne-Claude Denat de Guillebon a Parigi nel 1958 e in seguito intrapresero una relazione. L'idea per l'opera d'arte è nata nei primi anni '60, quando vivevano a Parigi. Jeanne-Claude è morta nel 2009 e Christo nel maggio dello scorso anno. L'installazione era prevista per lo scorso autunno, ma è stata ritardata dalla pandemia da Covid-19.
Il progetto da 14 milioni di euro è finanziato attraverso la vendita degli studi preparatori, dei disegni, dei modelli in scala e di altri lavori di Christo, ha affermato Yavachev. Gli artisti erano noti per le elaborate creazioni temporanee che vedevano luoghi pubblici avvolti nei tessuti. Tra questi, il Reichstag di Berlino e il ponte Pont Neuf di Parigi, e la creazione di gigantesche installazioni site-specific, come una serie di 7.503 cancelli nel Central Park di New York e il 'Running Fence' di oltre 39 km in California. Yavachev ha detto che ha in programma di completare un altro dei loro progetti incompiuti: una mastaba piramidale alta 150 metri (492 piedi) ad Abu Dhabi. "Abbiamo i progetti, dobbiamo solo farlo", ha detto.
Il maestro della Land Art, con origini bulgare naturalizzato statunitense, nella sua lunga carriera ha 'impacchettato' opere su grande scala in varie parti del mondo. Nel 2019 era riuscito a ottenere l'autorizzazione per la copertura dell'iconico monumento della capitale francese. Poco prima di morire, Christo avrebbe voluto 'firmare' a Parigi il suo ultimo lavoro, dopo l'atto radicale del 1985 quando imballò in modo spettacolare il Pont-Neuf sulla Senna.
Con la moglie Jeanne Claude Denat de Guillebon (1935-2009), Christo ha formato la coppia più famosa di rappresentanti della Land Art, realizzando opere in cui sono intervenuti sul paesaggio modificandolo in maniera provvisoria. Le loro opere più note sono quelle realizzate con tessuto, "imballando" monumenti e luoghi naturali. I primi oggetti impacchettati risalgono al 1958. Con l'incontro di Jeanne Claude, iniziò una lunga collaborazione artistica in cui lui si occupava del disegno e lei degli aspetti organizzativi. Insieme hanno realizzato impacchettamenti spettacolari, ad esempio della scogliera di Little Bay in Australia e di un gruppo d'isole al largo della Florida.
Una delle opere più famose è stata realizzata tra il 1972 e il 1976: si tratta di Running Fence, una serie di ampi teloni di nylon bianco appesi a un cavo d'acciaio sorretto da oltre 2000 montanti che formavano un lungo 'serpente' da est a ovest per quasi 40 chilometri nella campagna a nord di San Francisco, in California.
Nel 1970 e 1974 furono impacchettati i monumenti di Leonardo da Vinci e di Vittorio Emanuele II a Milano e la Porta Pinciana a Roma. L'ultima mastodontica opera di Christo è stata la realizzazione nel 2016 con 'Floating Piers' sul lago d'Iseo, con una serie di passerelle galleggianti sull'acqua.