Banche. Luigi Di Maio a Radio anch'io: "Boschi è un conflitto di interessi vivente"
L'intervista su Radio Rai1
"Il fatto che Boschi, che era ed è parte potente del governo, si fosse premurata in quegli anni di andare da Unicredit o da Consob per occuparsi della banca del padre è deplorevole ed è conflitto di interesse". Lo ha detto Luigi Di Maio a Radio anch'io, su RadioRai1. "E' come sparare sulla Croce Rossa - ha aggiunto - non è un ministro ma un conflitto di interesse vivente".
All'obiezione del fatto che Boschi non abbia partecipato ai Consigli dei ministri che hanno preso decisioni sulle banche, Di Maio ha replicato osservando che proprio questo dimostra il conflitto di interessi: "Ma come, non partecipa ai Consigli dei ministri e poi va in giro a parlare con altri soggetti di banche?".
"Il Ministro - ha aggiunto - doveva andare in giro tra i risparmiatori per ristorarli. Queste persone invece sono state abbandonate dallo Stato, mentre questi signori facevano il giro delle sette chiese per salvare le Banche".
Intesa su biotestamento non ne anticipa altre
"Io direi di non utilizzare una grande legge di civiltà per altri discorsi, perché non c'è altro fine. Ieri è stata approvata una legge importantissima, abbiamo dato prova del fatto che quando si vogliono approvare buone leggi lo si può fare, ma non in vista di future alleanze". Lo ha detto Di Maio rispondendo ad una domanda che ipotizzava intese con Liberi e Uguali e Pd dopo il voto, alla luce dell'accordo sul biotestamento.
Salvini? è in coalizione Frankenstein
"Salvini è in una coalizione Frankestein, nella quale Salvini è per la caccia e Brambilla per gli animali. Agli elettori suggeriamo di evitare di dare il voto a queste coalizioni, altrimenti finisce come fu per Prodi, fatto cadere da Mastella". Lo ha detto sempre Di Maio a Radio anch'io.
Di Maio è stato interpellato da un radioascoltatore che auspicava un accordo, magari dopo le urne, tra M5s e la Lega, dopo che sono emerse le distanze tra il Carroccio e ForzaItalia.
"Io ho sempre detto - ha replicato - che M5s vuole prendersi la responsabilità di dare un governo al paese. Se prenderemo il 40% lo faremo da soli, altrimenti apriremo delle consultazioni con tutti gli altri partiti per chiedere il voto su una squadra da presentare prima delle elezioni".
Pensioni: via Fornero partendo da lavori usuranti
"La legge Fornero la vogliamo superiore, partendo dai lavori usuranti, mandando in pensione prima loro. Poi vogliamo abolirla gradualmente e totalmente, attingendo dalle risorse delle pensioni d'oro e da 50 miliardi di euro di sprechi del bilancio dello Stato".
L'età per la pensione di vecchiaia, ha spiegato, "tornerebbe a quella in vigore prima della legge Fornero, a 65 anni". "La legge Fornero - ha osservato il leader di M5s - fu fatta per ridurre il debito pubblico, che invece è continuato ad aumentare. La ricetta per ridurre il debito invece è di fare investimenti, anche in deficit, attingendo prima a 50 miliardi di sprechi".
Non toglieremo gli 80 euro
Se M5s andrà al governo non abrogherà gli 80 euro, ed anzi punterà ad allargare il taglio delle tasse intervenendo sull'Irpef, ha detto Luigi Di Maio su Radio Rai 1. Di Maio ha replicato ad un radio ascoltatore che, pur dichiarandosi contrario a Renzi, si è detto preoccupato dell'eventuale abrogazione degli 80 euro. "Sono soldi suoi - ha prontamente risposto DI Maio - se li merita e nessuno glieli vuole togliere. Sono uno sconto Irpef e nessuno glieli vuole togliere".
"Noi presenteremo una manovra fiscale - ha spiegato - con ulteriore alleggerimento per il ceto medio e con l'allargamento della no tax area. Gli 80 euro erano una mancetta, ma noi allargheremo il taglio delle tasse".
"Quella fu una televendita- ha aggiunto - era l'atteggiamento ad essere sbagliatissimo"
Abrogheremo le pensioni d'oro,valgono 12 miliardi
Le cosiddette pensioni d'oro peserebbero per 12 miliardi, e grazie alla loro abrogazione si potrebbe cominciare a abolire la legge Fornero.