Drappi neri contro l'Isis - L'Italia aderisce a #Unite4Heritage contro lo scempio dell'arte
La statua della Primavera sul ponte Santa Trinita a Firenze incappucciata in segno di protesta contro la distruzione di beni artistici patrimonio dell'umanità perpetrata dai terroristi dell'Isis in Medio Oriente. In particolare, la Primavera è il simbolo dei danni subiti dalla città durante la Seconda guerra mondiale: fu distrutta, insieme al ponte stesso, nell'agosto del 1944. I lavori per il recupero e il restauro iniziarono subito, ma la testa della statua fu ritrovata solo nel 1961 in Arno. E proprio per questo è stata scelta: "Una sorta di seconda decapitazione simbolica per dire basta allo scempio artistico messo in atto dall'Isis", fanno sapere da Palazzo Vecchio che aderisce così alla campagna promossa dall'Unesco #Unite4Heritage. Drappi neri in segno di lutto sono comparsi anche in molti altri siti, patrimonio dell'umanità: dal Castello Estense di Ferrara a Piazza del Campo di Siena.
Dopo le antiche città assire di Nimrud, Hatra e Ninive in Iraq, anche le rovine romane di Palmira, in Siria, rischiano di essere spazzate dalla furia distruttrice dell'Isis, che tra ieri e oggi ha lanciato un'offensiva nell'area. Palmira, antica città semita situata nell'attuale provincia di Homs, fiorì nell'antichità come punto di sosta per le carovane che attraversavano il deserto siriano ed è già citata nella Bibbia e negli annali dei re assiri. Successivamente fu incorporata nell'impero romano.