Genova, manifestazione dei commercianti e degli sfollati del ponte Morandi: "Non raccontate bugie"
Si è radunato in piazza De Ferrari a Genova il corteo del comitato 'Oltre il ponte c'è...', composto da sfollati e commercianti della Valpolcevera per chiedere l'apertura delle strade di sponda sotto ai resti del ponte Morandi per salvaguardare i posti di lavoro e la qualità della vita di residenti e commercianti. A Genova oggi il ministro Toninelli e il commissario Ue ai Trasporti Violeta Bulc
"Ho incontrato nuovamente una delegazione in rappresentanza degli sfollati e di cittadini in particolare difficoltà. Ho detto loro che il governo ha già dato e darà a brevissimo ulteriore riscontro a tutte le loro esigenze. Queste persone devono sapere che lo stato è dalla loro parte, al loro fianco". Sono parole del ministro dei trasporti, Danilo Toninelli, dopo la riunione con alcuni comitati della Valpolcevera interessati dal crollo del ponte Morandi. "Tornare a Genova - aggiunge Toninelli - mi regala ogni volta emozioni contrastanti, che vanno dallo sgomento alla speranza, dalla rabbia all'ammirazione per la sua gente. Ma soprattutto cresce sempre di più la voglia di lavorare per aiutare questa città a rinascere. Quei monconi enormi che si stagliano nel cielo e si vedono quasi da ogni parte della città rappresentano un monito impressionante: non consentiremo più a nessuno di anteporre il profitto a tutto, persino alla vita delle persone". Conclude il ministro: "Genova per noi, per me, è l'esempio più drammatico e al tempo stesso bello di una intera nazione che deve rialzarsi, che deve guardare con fiducia al futuro. Genova è ciò che tutti noi dobbiamo avere il coraggio di essere".
L'incontro di Toninelli con gli sfollati
Oggi a Genova l'incontro del ministro con una delegazione di abitanti sfollati dalla zona rossa sotto ponte Morandi si è tenuto nella sede della Guardia Costiera. Toninelli ha detto: "Siamo qui per ascoltare. Porteremo a Roma le loro istanze. Contiamo di dare risposte anche attraverso l'aiuto dell'Ue".
Ravera: riaprite le strade a Genova e non raccontateci bugie
"Siamo qui per chiedere soprattutto la riapertura delle strade, c'è una comunità di 50 mila abitanti, quella della Valpolcevera, senza contare quelli dell'entroterra, che non possono più sopportare un certo immobilismo nelle decisioni". Lo ha detto il presidente del comitato degli sfollati a causa del crollo di Ponte Morandi, Franco Ravera. Una delegazione di sfollati ha sfilato in corteo con i commercianti. "Le istituzioni hanno fatto il possibile, hanno attivato mezzi pubblici, sono state fatte ripartire le linee ferroviarie ma non basta, ci vogliono più risorse e assunzioni di personale come autisti e agenti della municipale", spiega Ravera. "Oggi il tema non siamo noi, ma le problematiche di mezza città, ho visto in piazza molte persone - continua Ravera - che non abitano in Valpolcevera e questo mi ha fatto piacere, significa che c'è solidarietà". "Oggi vogliamo degli impegni seri e concreti - ha continuato Ravera - Genova è sofferente, 'festeggiamo' 55 giorni che siamo fuori di casa, non abbiamo una certezza su niente. Abbiamo chiesto di modificare il decreto, lo verificheremo nel tempo. Sabato siamo in piazza come oggi". "C'è un impegno del ministro a modificare qualche misura del decreto e c'è già un suo impegno a incontrarci di nuovo", ha aggiunto Ravera. Il ministro "si è detto disponibile a intervenire per cambiare sia la parte legislativa e normativa sia la parte degli indennizzi che, nell'emendamento, dovrebbero trovare già voce, capitolo e importi."Ma dico una cosa - ha concluso - non raccontateci 'musse', che in genovese significa non raccontateci bugie. Oggi Genova non ha voglia di bugie".
Toti: preoccupazione comprensibile
I fischi durante il corteo degli sfollati oggi a Genova si possono spiegare con una comprensibile preoccupazione da parte della gente. Il presidente della Regione Liguria Giovani Toti commenta così le proteste dei cittadini oggi al corteo, critici contro i politici. "Gli amici della Valpolcevera non hanno piacere ad essere strumentalizzati. La politica in Italia strumentalizza un po' tutto. E' certo - dice Toti, a margine del forum Internazionale di Conftrasporto - che c'e' preoccupazione, angoscia, gente che sta fuori dalle case, negozi che hanno ridotto di due terzi il proprio fatturato, una valle che ha difficolta' a spostarsi nonostante gli sforzi straordinari per riaprire la ferrovia mercoledi' scorso". "Abbiamo lavorato tanto e bene - sottolinea - . Abbiamo fatto moltissimo, ma questo non toglie che di fronte alla incertezza di una conversione in legge, di risarcimenti che devono ancora essere stabiliti, non avere ancora una certezza di quanto dureranno i sequestri giudiziali, tutto questo crea ovviamente ansia e non certo buon umore, comprensibilmente. Il dialogo con loro c'e' sempre, ci siamo, sia io sia il sindaco. C'e' stato anche il ministro Toninelli oggi. Non credo che qualcuno in questo caso si sottragga alle responsabilita', ma i dubbi sono ancora molti". Il governatore ligure a proposito del Dl Genova ha detto: "Speriamo che il decreto sia scritto anche con il cervello. Non sono un giurista, i ricorsi purtroppo sono un male endemico del nostro paese. Ci auguriamo tutti che il decreto sia a prova di ricorsi ma lo verificheremo purtroppo sulla nostra pelle tra pochissimo".
Bulc, Europa pronta a fare la propria parte
Stamane a Genova c'è stata pure il commissario Ue ai Trasporti, Violeta Bulc. Si è incontrata in Prefettura con il ministro Danilo Toninelli, il governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci. "E' importante assicurare subito il ripristino dei collegamenti regionali perché la Liguria rappresenta un fondamentale terminale dell'Unione europea", ha detto il commissario Ue Bulc. "L'Europa è pronta a fare la propria parte per aiutare Genova e la Regione con l'obiettivo di ridare il futuro a questo territorio. Sono qui per tre ragioni importanti: onorare la memoria delle vittime e dare un contributo a tutte la famiglie che stanno soffrendo; discutere con il governo e le autorità locali della possibilità di rispondere ai bisogni della popolazione; offrire un ventaglio di strumenti che l'Unione europea può offrire, di cui ho già discusso a lungo con il ministro e di cui discuterò a breve con le autorità locali".
Durante l'incontro con Bulc il ministro Toninelli si è impegnato per una veloce ricosturione del ponte. "Stiamo lavorando - ha detto - per accedere ai fondi europei, agli strumenti e ai mezzi che pu fornire l'Europa". "Oggi abbiamo affrontato molti argomenti. Termineremo i progetti e osserveremo la scadenza del 24 ottobre per accedere ai fondi sulle infrastrutture logistiche. Stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze", ha detto il ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli, ribadendo che "il cosiddetto Decreto Genova è un decreto per le emergenze che riguarda molto la sicurezza delle infrastrutture".
Abitanti Valpolcevera consegnano documento a istituzioni
Al termine della giornata e delle manifestazioni gli abitanti della Valpolcevera hanno consegnato alle autorità politiche un documento con alcune "considerazioni e riflessioni". "Se la Valpolcevera muore - si legge - il destino si ripeterà anche per Genova. Il timore è di assistere ad un effetto domino, che si propaghi similarmente a un'onda d'urto che, a partire dalla Valpolcevera, investa tutte le altre delegazioni e il centro città". "In questi 50 giorni - sostengono nella lettera inviata a Toti, Bucci e al prefetto Spena - avete avuto modo di osservare come proprio la Valpolcevera sia la zona maggiormente colpita: completamente isolata dal resto della città e costretta a fare i conti con una situazione di grave ed estrema difficoltà. Abbiamo bisogno di sentirci dare delle risposte concrete e reali che tentino di risolvere le numerose conseguenze del crollo". Inoltre "portiamo anche le istanze degli sfollati affinché possano, nel più breve tempo possibile, recuperare dalle loro case i propri beni e ricordi di cui hanno necessità per riprendere a 'vivere'". Tra le richieste avanzate - oltre alla difesa del porto ("Non possiamo assistere alla morte del Porto, a causa dello spostamento dei traffici mercantili e turistici verso altre zone meglio servite dal punto di vista logistico"), il potenziamento dell'ospedale Gallino e del Celesia, un piano di emergenza per le realtà imprenditoriali e la riattivazione di parte della viabilità ordinaria.