Genova, un mese dopo il crollo del Ponte Morandi
Alle 11 e 36 minuti del 14 agosto 2018, il Ponte Morandi “sparisce” letteralmente dall’orizzonte della Valpolcevera.
A un mese dalla tragedia del crollo del ponte Morandi, Genova si ferma per ricordare le 43 vittime e per celebrare la forza di una città che non si arrende e vuole andare avanti. Il primo appuntamento è alle 11.36, ora esatta del crollo del 14 agosto con un minuto di silenzio in memoria dei morti, per solidarietà ai feriti e agli sfollati. Si fermeranno per strada le auto gialle della coop RadioTaxi, i bus ai capolinea mentre i treni fermi fischieranno, le campane delle chiese e le sirene del porto suoneranno tutte insieme. E le bandiere del Palazzo della Regione e di Tursi saranno ammainate in segno di lutto.
Il disastro
Il Ponte Morandi, “sparisce” letteralmente dall’orizzonte della Valpolcevera alle 11 e 36 minuti del 14 agosto 2018. Tutti ricorderemo per sempre quella voce che grida “Oddio… oddio…” mentre, sullo sfondo, sotto una pioggia torrenziale, la campata non c’è già più e il pilone della “pila” numero 9 sta finendo di sbriciolarsi. Poi il camion della Basko fermo a pochi metri dall’abisso, i 43 morti, gli eroi, i funerali, gli sfollati delle case di via Fillak e via Porro, le accuse, gli indagati, le commissioni che sbagliarono, le responsabilità, i tempi della demolizione, le polemiche su come ricostruire e su chi dovrà ricostruire, il progetto di Piano, la viabilità di Genova, lo scontro politico tra Genova e il governo, le mediazioni e tante altre cose che devono ancora succedere prima che questa storia sia definitivamente chiusa e possa diventare solo un triste ricordo per Genova e un pezzo di Storia tragica per l’Italia intera. E’ passato già un mese.