Giuseppe Conte nei luoghi simbolo del terremoto del 2016: Accumoli, Ussita e Castelsantangelo
Nel suo discorso programmatico alla Camera, Giuseppe Conte aveva anticipato la propria intenzione di recarsi nelle zone colpite dal sisma come prima visita del secondo mandato. È la terza volta che il premier visita le zone terremotate dell'Italia Centrale
Subito dopo il Consiglio dei Ministri, terminato con la nomina dei sottosegretari e vicepresidenti del governo Conte bis, il premier ha raggiunto Accumoli, uno dei luoghi simbolo del terremoto del 2016, Ussita e Castelsantangelo, in provincia di Macerata.
Ad Accumoli Giuseppe Conte ha incontrato i sindaci del cratere e i Comitari Civici delle comunità colpite dal terremoto del 2016. Con lui c'erano Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, e Piero Farabollini, commissario straordinario per la ricostruzione. All'incontro, che si è svolto nella nuova sala polifunzionale del villaggio di Accumoli, ha partecipato anche l'assessore alle politiche per la ricostruzione della Regione Lazio Claudio Di Berardino, il presidente di Lazio Innova Paolo Orneli, l'ingegnere speciale ricostruzione della Regione Wanda D'Ercole, i sindaci di Cascia, Arquata del Tronto, Posta, Borbona, Cittareale, Leonessa, Cittaducale, Antrodoco, Castel Sant'Angelo, Cantalice, Poggio Bustone, Amatrice e i comitati civici 3.36 di Amatrice, Radici accumulesi e Vico Badio di Accumoli.
La conferenza stampa dopo l'incontro
"Lo avevo preannunciato, la mia prima uscita sarebbe stata in queste aree, e non è una passerella, stiamo analizzando le criticità". Lo ha detto il presidente Conte, da Accumoli, nel corso della visita alle zone terremotate. "La ricostruzione non si può realizzare in un anno o due, occorreranno degli anni - ha aggiunto -. In questo momento dobbiamo intervenire per superare alcune criticità, le domande per la ricostruzione privata procedono molto lentamente". "Per la ricostruzione ci deve essere un modello normativo da utilizzare una volta per tutte, anche per il futuro. Dobbiamo elaborare questo modello normativo", ha concluso il presidente.
L'appello del premier
"A settembre scadono i tempi della presentazione della richiesta per i danni vivi, chi interessato si deve affrettare. La prospettiva di un'ulteriore proroga rallenta la prospettiva della ricostruzione, per poter accelerare dobbiamo definire il perimetro effettivo della ricostruzione, chi interessato e chi no", ha dichiarato il presidente Conte. "Il governo non è intenzionato a dare ulteriori proroghe - conclude - il mio è un appello pubblico affinché tutti si avvantaggino".