Terremoto, la città di Rieti mobilitata per gli aiuti
Farmaci e beni di prima necessità smistati da personale e volontari dell'azienda municipale dell'ambiente
Dopo il terribile terremoto nella zona di Amatrice, la città di Rieti ha visto all'opera un'enorme macchina di aiuti. Per primi sono arrivati i medicinali, grazie alla campagna "dona un farmaco" promossa dall'Asm, la municipalizzata dei rifiuti, trasporti e farmacie del capoluogo reatino.
Il 24 mattino, dopo una riunione operativa tra i rappresentanti degli enti locali e della protezione civile, si è deciso di organizzare un centro di raccolta di beni di prima necessità e costituire un centro di smistamento di tutti i beni raccolti in Italia verso i territori colpiti dal forte sisma.
L'azienda Asm ha donato immediatamente i primi farmaci che ha inviato al campo di Amatrice ed ha costituito subito i contatti con i responsabili per la raccolta farmaci. Ha dato poi avvio alla campagna "dona un farmaco" che ha visto la partecipazione attivissima di tutta Italia. Tutti i giorni si è provveduto all 'invio dei medicinali necessari per i primi soccorsi. Anche dopo la chiusura del ponte "Tre Occhi", le medicine sono state consegnate tramite elicotteri della forestale, dei carabinieri e ambulanze della Misericordia.
Nel frattempo, l'Azienda ha accolto nelle sue strutture le colonne della protezione civile nazionale e della Croce Rossa in arrivo da più parti d'Italia ed ha istituito punti di raccolta beni presso la sua azienda e il palazzetto dello sport. Il personale Asm, è stato affiancato da circa 400 volontari. In 380 sono solo gli accreditati impegnati nella raccolta, stoccaggio, catalagazione e spedizione delle richieste ricevute, per lo più giovani e giovanissimi dell'associazionismo reatino. Nonostante la decisione di bloccare la raccolta beni, tranne quelli già in viaggio, la gente non si ferma e continua a mostrare la sua generosità. Fino ad oggi stanno lavorando anche di notte alla catalogazione merceleogica creando aree per ogni tipologia. Un magazzino FARMACI con farmacisti, medici e studenti universitari è impegnato nella catalogazione e nell'inventario dei farmaci raccolti.
Il direttore Michele Bernardini dell'Asm nel ringraziare " per tutto ciò che è stato donato che ci ha permesso di rispondere alle esigenze immediate primarie - ha detto inoltre - Se si avranno ulteriori necessità si formuleranno richieste più specifiche". Oggi per esempio sono stati chiesti e sono partiti per l'amatriciano vestiti di taglie specifiche.