Graziano Delrio, Nicola Fratoianni e Matteo Orfini a bordo della Sea Watch 3
Una delegazione di parlamentari del centrosinistra, presenti Graziano Delrio, Nicola Fratoianni e Matteo Orfini, è salita a bordo della Sea Watch 3, l'imbarcazione battente bandiera olandese. "La situazione è abbastanza drammatica. Questa è una barca che non è attrezzata per il trasporto lungo di persone. Queste sono persone che scappano da un paese in guerra e che ora si trovano recluse su una barca, e cercano di capire se è vero quello che è stato detto loro. E cioè che oggi si risolverà la vicenda", ha dichiarato l'ex presidente del Partito Democratico
"A bordo abbiamo trovato una situazione insostenibile, è necessario che i 42 naufraghi sbarchino al più presto". Così il capogruppo democratico Graziano Delrio a capo di una delegazione di parlamentari che si trova adesso a bordo della Sea Watch 3. "È intollerabile - è l'appello che il democratico rivolge al presidente Giuseppe Conte - che un suo ministro permetta tutto questo. Il governo italiano sta agendo al di là delle regole, è disumano tenere in ostaggio 42 persone, tra cui dei minori, in mezzo al mare sotto un sole cocente. Il presidente del consiglio ha il dovere di intervenire immediatamente per porre fine a quest'assurda situazione che sta minando la credibilità e il prestigio del nostro paese nel mondo".
"Ieri ho deciso di varcare le acque territoriali italiane dopo avere atteso 14 giorni fuori. Non avevo scelta. Noi abbiamo chiesto un porto sicuro e per prima all'Italia perché è il Paese più vicino. Lo abbiamo chiesto anche all'Olanda, Germania, Francia e Spagna. Non c'è una soluzione politica e tutte le richieste sono state negate". Così il comandante, Carola Rackete, che accoglie i giornalisti e la delegazione a bordo della nave, ferma a un miglio dalla costa dell'isola.
"La situazione a bordo è critica soprattutto dal punto di vista psicologico e abbiamo diversi passeggeri che hanno uno stress post traumatico: e quindi dobbiamo arrivare a terra al più presto. Abbiamo aspettato 24 ore le decisioni del governo italiano ma hanno solo controllato i documenti e non hanno fornito il porto sicuro. Ora - prosegue - a bordo c'è personale della Guardia costiera e della Guardia di finanza che hanno preso in carico le nostre richieste ci hanno detto che proveranno a risolvere la situazione. Spero nel supporto e nell'intervento dei parlamentari". I giornalisti - a gruppi di 5 - hanno incontrato brevemente i migranti mentre il capitano della Sea Watch 3 ha incontrato, lontano dalla stampa, la delegazione dei parlamentari.
Il commento di Conte
"I casi di emergenza ci spingono e ci creano dei dilemmi, però qui mi sembra che le cose siano molto chiare: abbiamo un comandante che si è assunta una grande responsabilità, si è posto volontariamente in una situazione di necessità, assumendo una grande responsabilità con le persone che ha a bordo". Lo ha detto il premier Conte, parlando da Osaka dove si trova per il G20, in merito alla Sea Watch 3.
"Era stato emesso un provvedimento che vieta l'ingresso, la sosta e l'approdo nelle nostre acque territoriali. Quindi mi chiedo, ma dopo il 15 giugno questo comandante che di fronte a questo divieto ha continuato a insistere ritenendo che solo l'Italia sia un approdo, ha assunto una condotta veramente di una gravità io reputo inaudita. Ora la questione è non tanto nelle mani del governo ma della magistratura, fermo restando che abbiamo già assunto iniziative formali sul piano diplomatico: incontrerò il premier Mark Rutte e inviterò il governo Olandese a valutare i comportamenti di una nave che batte bandiera Olandese", ha spiegato il premier.