Il maltempo al Nord, disagi in Trentino Alto Adige e in Veneto. Panaro rompe gli argini nel Modenese
Bloccata anche la statale, l'Austria non è raggiungibile attraverso il valico. Allerta rossa su Friuli Venezia Giulia, Veneto e Alto Adige. Pericolo valanghe molto forte sulle Dolomiti di Sesto. Crolla un ponte in Veneto, nessun ferito
Un'ondata di maltempo ha sferzato l'Italia da Nord a Sud nella prima domenica di dicembre, con neve e innalzamento del livello dei fiumi che hanno causato chiusure di strade, crolli ed esondazioni, queste ultime in particolare nel modenese. In Trentino Alto Adige sono state chiuse la ferrovia e l'Autostrada del Brennero e una cinquantina di strade.
I Vigili del fuoco hanno compiuto oltre 2.200 interventi nel fine settimana tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Toscana.In Emilia e' esondato il Panaro nel Modenese e ci sono state evacuazioni a Gaggio e Nonantola. In 24 ore il fiume Po è salito di oltre 2,5 metri, secondo quanto emerso dal monitoraggio del livello idrometrico in provincia di Reggio Emilia.Per la giornata di lunedì la Protezione civile ha diramato l'allerta rossa su alcuni settori di Veneto, Friuli Venezia Giulia, in Emilia-Romagna, sul bacino della pianura emiliana centrale e sulla Provincia Autonoma di Bolzano.
Il Brennero, storico confine di Stato tra Italia e Austria, non è raggiungibile in treno nemmeno dal versante austriaco. Secondo le ferrovie austriache OeBB il traffico internazionale (Eurocity) attraverso il Brennero non potrà riprendere prima della tarda mattinata di domani. Ai 1.400 metri del Brennero la coltre di neve ha raggiunto i 90 centimetri: il record, 100 centimetri, risale al marzo del 1975. La linea ferroviaria che da Innsbruck sale al Brennero è interrotta a seguito di una serie di valanghe e caduta
alberi. Attraverso il Brennero possono solo transitare, con attrezzature invernale, le autovetture provenienti dall'Austria.
Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, nel primo pomeriggio si è recato in località Masi d'Avio dove un piccolo smottamento ha interessato la linea ferroviaria del Brennero e parzialmente anche la statale 12. "Invitiamo la popolazione a spostarsi solo in caso d'emergenza, fino a quando la perturbazione non terminerà", ha detto.
Disagi sull' autostrada A22 in direzione nord tra Vipiteno e Brennero e la statale tra Colle Isarco e il confine di Stato. L'Autostrada del Brennero resta chiusa in direzione nord tra Vipiteno e il confine di Stato. La decisione è stata presa durante un vertice della Protezione civile su indicazione della Commissione Valanghe.
Per quanto riguarda la rete stradale, il coordinatore della Centrale viabilità, Markus Rauch, ha annunciato la riapertura al traffico di diverse strade, fra cui la statale della Val Pusteria e la statale della Val Gardena. Ancora irraggiungibili, invece, la Val d'Ultimo e la zona di Proves.
Black out a causa di alberi caduti sotto il peso dell'eccezionale nevicata vengono segnalati dalla val Martello e - a macchia di leopardo - da varie altre zone dell'Alto Adige.
Numerose località in Alto Adige risultano isolate: oltre al Brennero, la val Ridanna e Racines, Luson e Funes. Sono bloccate la val Sarentino a Ponticino, Maso Corto in val Senales, la val Martello da Ganda, come anche Solda, Trafoi, Riva di Tures, Acereto, Casere e Predoi. Altre valli laterali non sono raggiungibili.
La Protezione civile, al termine della riunione pomeridiana della commissione di valutazione presso il Centro funzionale provinciale coordinato da Willigis Gallmetzer, conferma il livello di pre-allarme Bravo, e fa appello alla popolazione a ridurre al minimo indispensabile gli spostamenti e ad evitare di sostare all'aperto per il rischio di smottamenti, caduta di rami o alberi e slavine.
Emilia Romagna, il fiume Panaro rompe gli argini
In Emilia Romagna, evacuazioni di abitanti nella zona tra Gaggio e Nonantola, nel Modenese, per la rottura dell'argine del fiume Panaro.
La rottura dell'argine è avvenuta nel territorio comunale di Castelfranco Emilia, a poca distanza da Nonantola e da Modena. Sono state predisposte, nel rispetto della normativa vigente relativa all'emergenza covid, tre strutture dedicate all'accoglienza degli sfollati: il PalaReggiani, la Palestra delle Scuole Guinizelli e la Palestra delle Scuole "Rosse".
Nell'area di Castelfranco Emilia e, più in particolare, in quella di Gaggio, al momento la situazione, seppur in evoluzione, continua ad essere completamente sotto controllo. Lo fa sapere il comune nell'aggiornamento delle 18 dopo che in seguito alla rottura di una parte di argine tra Gaggio e Bagazzano, sono state attivate una serie di procedure utili a mettere in sicurezza le abitazioni della zona interessata.
Nella zona sono coinvolte circa 60 famiglie, tutte contattate direttamente e per le quali si è predisposta l'evacuazione, laddove necessaria, grazie al supporto di Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Forze dell'ordine.
La Regione Emilia Romagna ricorda che nel modenese si è verificata "una situazione meteo definita dai tecnici più che eccezionale, che ha sommato lo scioglimento della neve in quota (40 centimetri di manto nevoso diventato acqua in pochissime ore) a piogge a carattere torrentizio. Al momento le squadre di Aipo sono al lavoro per la chiusura della falla di 70 metri lineari aperta nell'argine del Panaro, la cui realizzazione è prevista entro le prossime 24 ore, mentre resta sorvegliata speciale la piena del fiume Secchia, il cui colmo di piena è atteso nelle prossime ore.
La piena del Panaro ha provocato il cedimento di una pila, ovvero un sostegno in pietra, del ponte Samone, che è stato chiuso dai vigili del fuoco. Il ponte si trova in Appennino, nel Comune di Pavullo nel Frignano, una quarantina di chilometri più a monte rispetto al punto dove il Panaro ha rotto gli argini.
L'acqua del Panaro arriva a Nonantola, la cronaca dell'inviato di Rainews
Crolla ponte in Veneto
Un piccolo ponte su un torrente è crollato ieri sera a causa del maltempo, facendo precipitare nel greto un mezzo dei vigili del fuoco, vuoto perché i tre occupanti si erano già messi al sicuro. E' accaduto ieri sera a Gosaldo, ma si è appreso stamane. Il ponte collega la frazione di Rent - rimasta isolata - ad un altro abitato di Gosaldo.
Sono oltre 600 a fronte di oltre 1000 chiamate gli interventi dei vigili del fuoco già eseguiti per il maltempo, che da venerdì
pomeriggio sta interessando la regione Veneto e in particolar modo la provincia di Belluno.
La situazione è critica in tutto il Bellunese, dopo una notte di pioggia intensa. Le neve ha interessato solo l'alta quota. In alcune zone dove fino a ieri si erano accumulati fino a 80 centimetri di manto bianco, la pioggia ne ha fatti sparire quasi la metà, e il peso della neve inzuppata grava sui versanti. Una colata di acqua e detriti ha invaso la statale 51 di Alemagna,di Valesina, di Valle di Cadore, e la statale verso Cortina è quasi impraticabile.
Sempre nel Bellunese, il Meschio è esondato a Cordignano creando numerosi allagamenti, ed è in corso l'evacuazione dei 76 ospiti della casa di riposo del Comune di Alpago. "A causa del rischio di frane e valanghe provocato dal maltempo di queste ore invito tutti i cittadini ad evitare di dirigersi verso il bellunese". E' l'appello del presidente del Veneto, Luca Zaia.
Allerta rossa su Friuli Venezia Giulia, Veneto e provincia di Bolzano
In base alle previsioni e alla situazione, la Protezione civile ha diramato per domenica l'allerta rossa su alcuni settori di Veneto, Friuli Venezia Giulia e sulla Provincia Autonoma di Bolzano.
Allerta arancione sui restanti bacini del Friuli Venezia Giulia, su gran parte di Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, sulla Provincia Autonoma di Trento, in Umbria, Abruzzo, Campania, Molise, Puglia, Calabria e sull'intero territorio della Sicilia.
Valutata inoltre allerta gialla su alcuni settori di Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, Calabria, Puglia e sull'intero territorio di Toscana e Basilicata.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull'Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all'evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile www.protezionecivile.gov.it
Pericolo valanghe molto forte sulle Dolomiti di Sesto
Sulle Dolomiti di Sesto, come anche sulle Dolomiti tra la Marmolada e Fiera di Primiero il pericolo valanghe è "molto forte" (grado 5 di 5). Nel resto dell'Alto Adige, ad esclusione della val d'Adige, è invece "forte" (grado 4 di 4). Nelle regioni più colpite sono caduti da 80 a 140 cm di neve. In molte regioni oggi cadranno da 60 a 110 cm di neve, localmente anche di più. A rendere ancora più difficile la situazione il forte vento da sud che causa accumuli di neve.
Rinviato a domani il gigante S.Caterina
Troppa neve, salta lo slalom gigante di Coppa del mondo maschile di sci alpino, in programma domenica a Santa Caterina Valfurva (Sondrio) che è stato rinviato a domani. Le condizioni sono tali da non garantire adeguatamente la sicurezza degli atleti in gara.
Coldiretti: quattro nubifragi al giorno
Le ultime bufere fanno salire il conto degli eventi estremi che hanno colpito l'Italia nel 2020 con una media, fino ad ora, di
oltre quattro nubifragi al giorno tra nevicate anomale, grandinate, tornado, tempeste di fulmini e bombe d'acqua che hanno
provocato danni nelle città e nelle campagne ma soprattutto decine di vittime, secondo l'analisi della Coldiretti su dati della banca dati dell'European Severe Weather Database.