La devastazione nella sede della Cgil dopo l'assalto dei manifestanti no Green pass
Il corteo ha assediato il palazzo della Cgil facendo anche dei danni, con tapparelle divelte, portoni aperti e la sirena ininterrotta dell'allarme
La sede della Cgil di corso Italia è stata raggiunta nel tardo pomeriggio di sabato 9 ottobre dai manifestanti del corteo No Green Pass che,usando i bastoni delle bandiere, si sono assembrati davanti all'ingresso a vetri e sono riusciti a sfondare le porte della sede. Alcuni agenti di polizia presenti davanti all'ingresso non sono riusciti a fermare la furia dei manifestanti e a respingere l'azione. "Stiamo aspettando Landini", "giù le mani dal lavoro" e "venduti", alcune delle urla dal megafono che hanno accompagnato l'assalto.
Una volta entrati, il grido dei manifestanti all'esterno dell'edificio: "libertà, libertà,libertà". Il corteo non autorizzato,guidato dal leader di Forza Nuova Roberto Fiore e da Giuliano Castellino, era passato attraverso Villa Borghese, sfondando in largo Brasile un cordone di Polizia e Guardia di Finanza con alcuni tafferugli. Il corteo ha assediato il palazzo della Cgil facendo anche dei danni, con tapparelle divelte, portoni aperti e la sirena ininterrotta dell'allarme.
Un'azione testimoniata da molti video circolati sui social, nei quali si vedono i manifestanti chedopo esser entrati buttano a terra alcuni oggetti presenti all'ingresso (mentre qualcuno però dice: "Non rompete ragazzi,non rompete") e poi commentano il successo dell'azione:"Ragazzi, siamo nella Cgil".
Il sindacato, secondo i no pass, è colpevole di non difendere i lavoratori che saranno obbligato dal 15 ottobre a presentare il green pass in tutti i posti di lavoro pubblici o privati.