Mercatini natalizi blindati: a Milano arrivano le barriere anticamion
Dopo la strage di Berlino, misure straordianrie anche Italia. Barriere fisse a Milano contro l'intrusione di tir e autobomba
Misure necessarie, probabilmente doverose. D'altro canto Anis Amri è stato intercettato e ucciso a Sesto San Giovanni. Avrebbe potuto colpire ancora. Uccidere. Per questo i mercatini di Natale, luoghi pubblici affolati in questi giorni di festa, si trasformano in centri sensibili facilmente accessibili da chiunque. Per evitare stragi compiute con i tir, le città europee si preparano al peggio. Milano ne è l'esempio, ma dopo le stragi di Nizza e Berlino, seppure diverse per logistica e preparazione, sindaci e prefetti di tutta Italia non vogliono rischiare. A metà dicembre l'Europol ha lanciato un allarme in base al quale le principali organizzazioni terroristiche internazionali, come lo Stato islamico, si preparano a cambiare il loro stile operativo per raggiungere i loro obiettivi in Europa e potrebbero presto fare ricorso ad autobombe.
A Parigi, nel settembre scorso, un'auto con bombole di gas era stata scoperta nei pressi di Notre Dame. Il commando formato da tre donne legate all'Isis era stato fermato dalle forze di sicurezza. È l'azione dei 'lupi solitari' quella che preoccupa di più gli apparati di sicurezza. Da qui la rimodulazione e l'aggiornamento delle misure di prevenzione con l'uso di barriere difensive fisse contro l'intrusione nei centri più affollati come disposto dal prefetto di Milano per alcune zone del centro del capoluogo lombardo. Ma la prevenzione viene fatta anche con il monitoraggio sulla radicalizzazione jihadista nelle carceri. Sul piano della sicurezza, il mantra sembra restare sempre quello: nessun allarme specifico per l'Italia ma non esistono paesi "a rischio zero".