Migranti: Giammarinaro (Onu), governi accolgano rifugiati
"A migrare in molti casi sono persone che scappano dalla guerra e il diritto internazionale prevede che i governi debbano accoglierli". Lo ha sottolineato Maria Grazia Giammarinaro, giudice al Tribunale di Roma e special reporter on trafficking in persons (Onu), al Prix Italia, nel convegno "Raccontare temi difficili: la tratta degli esseri umani e le nuove schiavitù". Giammarinaro ha quindi sostenuto che "è importante mostrare in televisione la piaga dello sfruttamento delle popolazioni svantaggiate, perché la gente possa rendersi conto di avere un esempio di schiavitù
anche sotto casa".
E' una realtà quasi invisibile, ma drammatica. Secondo i dati dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro sono quasi 21 milioni di schiavi nel mondo, vittime di traffici, di lavori forzati, di sfruttamento sessuale. A subire schiavitù e sfruttamento - sempre secondo l'Oil - sono soprattutto le donne: quasi il 55% dei 20,9 milioni "censiti", ma molti sono anche i minorenni e gli immigrati. Nel 68% dei casi lo sfruttamento avviene nel lavoro, per il 22% si tratta, invece, di sfruttamento sessuale.
Stime alle quali si aggiungono i dati del rapporto globale dell'Onu, che punta il dito soprattutto contro l'impunità di cui sembrano godere i "mercanti" di uomini: nel 15% dei Paesi non ci sono condanne per traffico di esseri umani, nel 26% ce ne sono meno di 10 condanne all'anno, in un altro 26% tra 10 e 50 ogni anno. E anche l'Europa non è esente dal fenomeno, ma qui la situazione è diversa dal resto del mondo perché nel vecchio continente lo sfruttamento maggiore è quello sessuale, oltre il 60 per cento dei casi, mentre se lo sfruttamento lavorativo raggiunge il 40%.