Porto Cervo, contagi al Billionaire di Briatore: 6 positivi e 50 dipendenti in autoisolamento
Il Billionaire, il locale più "In" di Porto Cervo, è chiuso dal 17 agosto in rotta con le ultime ordinanze restrittive emesse del sindaco di Arzachena. C'era stato un botta e risposta tra l'imprenditore Flavio Briatore e il primo cittadino Roberto Ragnedda. A distanza di pochi giorni emergono casi di positività
Il Billionaire ha chiuso lo scorso 17 agosto in seguito alle polemiche tra la proprietà del locale e il sindaco di Arzachena, finito sotto accusa per le ultime ordinanze restrittive che impongono lo stop alla musica da mezzanotte. A pochi giorni di distanza l'attenzione torna sul locale notturno di Flavio Briatore per i contagi. Sono sei le persone risultate positive al Coronavirus, tra loro ci sarebbero sia dipendenti che ospiti del locale. "Nessuno di loro è in terapia intensiva", spiega il dottore Marcello Acciaro, responsabile dell'Unità di crisi regionale che sta gestendo i casi di Covid nel nord Sardegna. Altri 57 dipendenti, invece, stanno eseguendo i tamponi.
La conferma arriva anche dall'ufficio di comunicazione del Billionaire: "Sebbene siano tutti asintomatici per correttezza i nostri dipendenti si sono auto isolati e con grande senso di responsabilità da parte di tutti si stanno seguendo le procedure previste. Tutti si trovano negli alloggi messi a disposizione per la stagione, sono assistiti e c'è chi si occupa di assecondare ogni loro necessità". Tutto questo "in attesa che la Asl competente esegua i tamponi e renda noti gli esiti".
Contagi in Sardegna
"Abbiamo molti positivi - ammette Acciaro - giovani non sardi provenienti da Ibizia e dalla Grecia. I posti letto sono vuoti, abbiamo appena una decina di persone ricoverate in ospedale. Non c'è nessuna emergenza sanitaria. Basta con le fake news e con questo allarmismo". Ci stiamo attenendo a tutte le indicazioni del Governo che, individuato il problema forse con un po' di ritardo, ci ha detto di fare i tamponi a tutte le persone che arrivano da zone a rischio: da Malta, dalla Spagna, dalla Grecia, e dalla Croazia". "Abbiamo inoltre attivato: 2 aero pit stop a Olbia e ad Alghero, 1 a Porto Torres, 2 boat pit stop a Portisco e Alghero per gli yatch, e 1 pit stop per gli automobilisti provenienti da Sassari e Olbia".
Solinas: "Caso Sardegna non esiste, l'Isola è sicura"
"Spetta al Governo, se lo ritiene opportuno, attivare i test per chi esce dalla Sardegna. Per noi non è necessario, non esiste nessun 'caso' Sardegna: se Roma ci avesse ascoltato quando alla vigilia della stagione estiva chiedemmo i tamponi per i turisti in arrivo, i casi di Porto Rotondo e Santo Stefano non sarebbero mai esistiti". E' chiara la posizione del governatore Christian Solinas rispetto alle richieste che arrivano dal Lazio di prevedere dei test agli imbarchi di navi e aerei per i passeggeri che rientrano dalle vacanze in Sardegna dopo l'impennata di contagi soprattutto tra i giovani che abitano a Roma. "Ci sono Regioni con molti più casi dei nostri - spiega Solinas - non capisco perché la Sardegna debba essere trattata come un'Isola di untori: la verità è che qui stiamo solo subendo, tutti i casi accertati infatti sono di importazione e il nostro sistema sanitario sta dando prova di assoluta efficienza ed efficacia".