Rifugiati, Adal e i suoi disegni sulle torture in Eritrea
"Ho iniziato a disegnare queste torture per mostrare che in Eritrea c'è una dittatura sanguinaria che opprime e tortura il suo stesso popolo. Le giovani generazioni in Eritrea soffrono in questo modo e nessuno ne sa nulla": il volto di Adal resta coperto per la sicurezza della sua famiglia, ma il suo impegno resta forte e determinato. I suoi disegni fanno parte di un Rapporto delle Nazioni Unite sulla violazione dei diritti umani in Eritrea. Il racconto di Valerio Cataldi