Sanremo, assenteismo in Comune. Dal vogatore al vigile che timbrava in mutande
Trentacinque persone arrestate, otto deferite all'autorità giudiziaria e un centinaio indagate per assenteismo al Comune di Sanremo. L'operazione è della Guardia di finanza, nell'ambito di una inchiesta coordinata dalla procura d'Imperia. L'ipotesi di reato è truffa aggravata ai danni dello Stato.
I finanzieri hanno compiuto un blitz in Comune ed hanno compiuto perquisizioni.
Sono 195 le persone indagate. Dieci sono i funzionari. Tra gli indagati anche un vigile urbano. Per loro le accuse sono, a vario titolo, truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e falso in atto pubblico.
L'indagine della Guardia di finanza riguarda le timbrature dei cartellini di dipendenti e funzionari del Comune di Sanremo.
Ha fatto il giro del web l'immagine del vigile che timbra il cartellino in mutande. La moglie lo giustifica: "A volte si ricordava del cartellino solo dopo essere rientrato a casa ed essersi già messo in libertà".
Tra i tanti casi, anche quello di un dipendente, che invece di andare a lavorare si faceva timbrare il cartellino da un collega compiacente e se ne andava in canoa, vantando la propria performance sui social e mettendosi pure qualche oretta di straordinario.
Secondo quanto accertato dalla Finanza, alcuni dipendenti si segnavano anche dieci ore di straordinario non effettuato anche durante i cosiddetti 'superfestivi' come Pasqua.