Si dice donna, quando la Rai raccontava il mondo al femminile
Il programma andò in onda dal 1977 al 1981 e rappresenta un unicum nella storia della tv. Il saggio "La tigre e il violino" di Loredana Cornero, edito da RaiEri, lo racconta
Il mondo delle donne raccontato da un punto di vista tutto al femminile. Il racconto in presa diretta della vita di tante donne diverse. Parliamo di Si dice donna, il programma curato da Tilde Capomazza che andò in onda dal 1977 al 1981 sulla Rete Due di Massimo Fichera, direttore aperto all'innovazione e al racconto del Paese. Una trasmissione che affrontò temi come la sessualità delle donne, il lavoro in famiglia e fuori, la contraccezione, l'istruzione e l'aborto, dando voce a quell'universo femminile solo in parte raccontato dalla televisione.
La storia dell'ideazione del programma, delle caratteristiche che segnarono le quattro edizioni, le vicende umane della redazione formata da sole giornaliste è raccontata da Loredana Cornero ne "La tigre e il violino", saggio edito da RaiEri, in collaborazione con Rai Teche, che prende il titolo dall'enigmatica sigla della trasmissione, pensata dalla regista Alessandra Bocchetti. Attraverso interviste ai protagonisti di allora e analisi, la Cornero restituisce il clima di quegli anni segnati sì dall'incubo terrorismo, ma anche animati da battaglie civili e sogni di cambiamento, e ci fa rivivere quel laboratorio di idee che fu il programma ideato dalla prima capostruttura donna della Rai, Marina Tartara.
Il programma andò in onda per quattro edizioni, diventando un appuntamento fisso non solo per le spettatrici. La redazione continuò ad andare tra la gente, a rappresentare la donna a tutto tondo. Cronaca, cultura, politica, tutto è raccontato dal punto di vista femminile: ci sono le donne nella vita di tutti i giorni ma anche quelle che hanno segnato la storia della cultura, come Marguerite Duras, Judith Mitchell, le attrici Franca Valeri e Monica Vitti. Il clima politico culturale è però destinato a cambiare, e quando Fichera lascia la Rete Due, l'ultima edizione stenta ad andare in onda e il 22 aprile del 1981 finisce ex abrupto Si dice donna. L'ultima puntata, che scontenta tutto l'arco parlamentare, è il racconto di dieci anni di lotta per la difesa della legge 194. Molti protagonisti di quell’avventura prendono strade diverse. La regista Bocchetti diventerà una figura di spicco del femminismo italiano, e non siederà più dietro una telecamera, il regista di studio Giancarlo Tomassetti firmerà la regia dei più importanti eventi sportivi, lui che aveva il compito non scritto di mediare tra le reporter del programma e la squadra dei tecnici. Molte giornaliste diventeranno firme della carta stampata, mentre per Tilde Capomazza Si dice donna resterà il suo programma più importante.