Terremoto, inizia la conta dei danni
"Due terzi del patrimonio immobiliare è inagibile": è una delle prime stime del sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, dopo le nuove scosse di terremoto che stanno interessando da ieri sera molti comuni del Maceratese e dell'Umbria.
Con la luce del giorno, nei Comuni del centro Italia colpiti da un secondo, violento terremoto, comincia la conta dei danni e l'organizzazione dell'assistenza agli sfollati.
È transennato e presidiato da diverse auto di servizio delle forze dell'ordine il centro di Visso, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto di ieri, per evitare che qualche 'sciacallo' possa entrare nelle abitazioni abbandonate di corsa dai cittadini.
Nel corso della notte la pioggia, che è caduta incessante fino alle due, ha lasciato spazio a un vento di tramontana che ha fatto scendere pesantemente le temperature: ulteriore disagio per le centinaia di cittadini che hanno passato la notte in auto nei pressi del Centro della Croce Rossa, dove solo in cento hanno trovato spazio per riposare qualche ora nelle brande allestite dai volontari.
"Due terzi del patrimonio immobiliare è inagibile": è una delle prime stime del sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, che ha detto: "Stiamo valutando la possibilità delle tende ma non è la soluzione ideale. Fa freddo e la maggior parte dei cittadini sono persone anziane. Ho già sentito Curcio ed Errani e con loro studieremo l'alternativa migliore". Il sindaco ha poi parlato di uno "scoramento" tra la popolazione. "Ci eravamo illusi che stavamo uscendo dall' incubo del 24 agosto e speravamo di tornare alla normalità. C'era un bel clima di solidarietà, ma questa nuova scossa ha demoralizzato tutti". Per raggiungere Visso l'unica strada possibile è quella da Camerino. È ancora bloccata, infatti, la statale Valnerina, sia in direzione Roma che in direzione Norcia, a causa dei massi caduti dalla montagna.