27 giugno 1980, 41 anni fa la strage di Ustica
Il 27 giugno 1980 il DC-9 Itavia in volo da Bologna a Palermo, con a bordo 81 persone, scompare dai tracciati radar si squarcia in cielo e si inabissa tra Ustica e Ponza
Il 27 giugno 1980, al largo di Ustica, un DC-9 della società Itavia precipita in mare provocando la morte di 81 persone. A 41 anni di distanza tanti aspetti della tragedia rimangono oscuri.
"La strage di quarantuno anni or sono, nel cielo di Ustica, è impressa nella coscienza degli italiani come una tragedia straziante, che ha strappato alla vita ottantuno persone indifese, che ha gettato in un dolore indicibile i loro familiari, che ha lasciato la Repubblica senza una verità univoca capace di ricomporre appieno il quadro delle circostanze e dei responsabili". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione nel giorno della ricorrenza della strage.
"Il primo pensiero - dice il Capo dello Stato - va a coloro che hanno perso genitori, fratelli, sorelle, parenti, amici. Il tempo trascorso non sanerà mai la ferita, ma consolida il legame di solidarietà umana e il sentimento di vicinanza verso chi ha tanto ingiustamente sofferto. Accanto ad esso cresce il senso di riconoscenza per l'impegno civile che i familiari sono stati capaci di esprimere, promuovendo la ricerca della verità anche di fronte a condotte opache e ostruzionistiche, incoraggiando gli uomini dello Stato che sono stati capaci di compiere passi importanti. La Repubblica sente come dovere inderogabile la permanente espressione della solidarietà e l'impegno per una più completa ricostruzione dei fatti".
La presidente del Senato Elisabetta Casellati, ricordando la strage di Ustica ha detto che "dopo 41 anni, le uniche parole che contano sono verità, conoscenza e trasparenza. Per questo, da inizio legislatura, mi sono impegnata a rendere accessibili gli atti delle commissioni parlamentari di inchiesta del Senato. E fino a oggi sono 134mila le pagine desecretate. Un traguardo importante al quale possiamo e dobbiamo dare un seguito. L’obiettivo è conoscere tutta la verità e, finché non sarà raggiunto, il mio impegno non verrà mai meno, per onorare la memoria delle 81 vittime innocenti e il debito morale che l’Italia ha nei confronti dei loro familiari”.