Due anni dopo il terremoto, i luoghi simbolo della tragedia
Ad Amatrice e Accumoli è la notte del ricordo: una veglia di preghiera preceduta dai rintocchi della campana, uno per ognuna delle 239 vittime del terremoto.
Il portone di legno della Chiesa di Santa Chiara svetta sulle macerie di Accumoli, epicentro del sisma che alle 3.36 del 24 agosto 2016 ha devastato l'alta Valle del Tronto. A Pescara del Tronto un cartello invita a rinunciare alle foto e ai selfie in segno di rispetto per le vittime. A Sant'Angelo il cancello di ferro fa la guardia a quello che resta del cimitero. Anche qui tutto intorno c'è una distesa di macerie. Ad Amatrice, là dove sorgeva il supermercato, c'è una spianata vuota. Transenne tengono insieme la Chiesa di San Francesco e la torre civica, simbolo della città. Su un muro si legge la scritta "Va' a la scola" che salutava ogni giorno i bambini della scuola elementare Romolo Capranica, poco distante su una parete sono impresse tante piccole manine colorate.
Questa sera ad Amatrice e Accumoli sarà la notte del ricordo, una lunga veglia di preghiera preceduta dai rintocchi della campana: uno per ognuna delle 239 vittime.