Renzi al Tg1 sui vincoli Ue: per progetto Casa Italia "quello che serve lo prendiamo, punto"
Renzi all'Ue: soddisfare le esigenze richieste dal progetto Casa Italia "quello che serve lo prendiamo, punto". Per la ricostruzione servono "tempi chiari e il coinvolgimento della popolazione"
Il premier Matteo Renzi in serata è intervenuto al Tg1 e ha spiegato che Casa Italia "è un progetto che riguarda tutto il Paese" e serve a "riuscire a prevedere, ad anticipare anziché rincorre, non è solo un progetto anti-sismico ed è un progetto che può essere fatto tutti insieme a condizione di avere a cuore il futuro della nostra famiglia italiana". Così ha spiegato ed elencanto i settori principali che Casa Italia andrà a toccare, dal dissesto idrogeologico al risparmio energetico e rivolgendosi all'Ue, ha sottolineato che per Casa Italia "quello che serve lo prendiamo, punto".
Poi ha detto che "sono sciacalli quelli che rubano nelle case ma lo sono forse di più quelli che rubano sugli appalti" e ha annunciato, con l'ausilio dell'Anac, "un controllo serrato, centimetro per centimetro" sui fondi destinati alla ricostruzione. "Non faremo sconti a nessuno", ha assicurato e per la ricostruzione "è fondamentale" che ci siano "tempi chiari, che il coinvolgimento della popolazione sia evidente, che il controllo sia efficace". Inoltre il premier, rispondendo a chi gli fa notare come anche in passato questi punti siano stati assicurati ha replicato che "è vero, si dice sempre così, la novità è questa volta va fatto, a comunciare dalle scuole, una comunità ha un futuro se ha una scuola".
Renzi ha anche assicurato che "In settimana sarà nominato il commissario per la ricostruzione che sarà unico" per tutte le Regioni coinvolte dal sisma.
Infine sulle proteste degli abitanti di Amatrice sullo svolgimento dei funerali nell'aeroporto Ciuffelli di Rieti, il premier ha detto "C'è stata qualche polemica, ma è giusto e sacrosanto che queste persone possano piangere i propri cari nei propri luoghi, nei propri borghi".