A Reggio Calabria l'udienza del tribunale del riesame sul caso di Domenico Lucano
Il sindaco di Riace: "È andata bene, ringrazio i miei avvocati". La decisione sull'istanza di scarcerazione è attesa a giorni. Sui migranti Lucano risponde: "Anche senza contributi pubblici andiamo avanti lo stesso"
È iniziata intorno alle 11,30, al Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, l'udienza sull'istanza di scarcerazione presentata dai legali di Domenico Lucano, sindaco di Riace, arrestato il 2 ottobre scorso nell'ambito di un'inchiesta della procura di Locri. Lucano si era presentato negli uffici giudiziari alle 8,30, accompagnato da uno dei suoi avvocati. Il sindaco di Riace è accusato di irregolarità nell'affidamento del servizio di raccolta rifiuti e di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina attraverso matrimoni irregolari.
"Riace - ha inoltre detto Lucano - rappresenta un'idea che va contro la civiltà della barbarie. Anche senza contributi pubblici andiamo avanti lo stesso, da soli, perché negli anni abbiamo costruito dei supporti all'integrazione che oggi fanno la differenza. Faremo non uno Sprar ma un'accoglienza spontanea così com'era cominciata, senza soldi pubblici. Voglio trasmettere questo messaggio al Governo, vogliamo uscire dallo Sprar. Faremo ricorso al Tar come fatto morale".
A chi gli chiedeva se sia fiducioso in un pronunciamento favorevole alla sua scarcerazione del Tribunale del Riesame Domenico Lucano ha risposto: "Io penso di si, se esiste il diritto".