Immigrazione. I soccorsi della Guardia Costiera nel Canale di Sicilia
Sono complessivamente 941 i migranti salvati nel Canale di Sicilia nella giornata di ieri dalla Guardia Costiera. Tra le varie operazioni coordinate dal Centro Nazionale di soccorso a Roma, quella di un barcone rovesciato.
La segnalazione è giunta nel pomeriggio alla Centrale Operativa dall’equipaggio del rimorchiatore “OOC Cougar”, in servizio presso le piattaforme petrolifere libiche. Sul punto, insieme al rimorchiatore impegnato nelle operazioni di salvataggio, era presente anche la Cp 940 nave Dattilo della Guardia Costiera che, con a bordo 318 migranti salvati in una precedente operazione, ha tratto in salvo altre 121 persone e pattugliato la zona con l’obiettivo di ricercare eventuali ulteriori superstiti. Al momento sono 10 le vittime accertate.
In meno di 24 ore, sono state in totale 7 le operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera in una zona di mare a circa 50 miglia a nord della Libia. Sono stati inoltre dirottati 3 mercantili, uno dei quali ha salvato 183 persone; disposto l’invio della CP 904 nave Fiorillo della Guardia Costiera, che ha tratto in salvo 319 migranti, e richiesto l’impiego di un'unità della Marina Militare inserita nel dispositivo Triton che è intervenuta in soccorso. Complessivamente sono stati soccorsi 5 gommoni e 2 barconi carichi di migranti, di provenienza siriana, palestinese, tunisina, libica e subsahariana. Tra le persone tratte in salvo oltre 30 bambini e più di 50 donne, di cui una incinta per la quale si è resa necessaria l’urgente evacuazione medica con una motovedetta classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa.