EUROPA
Lettera aperta
Clima, aziende a von der Leyen: ridurre le emissioni entro il 2030
Oggi a Bruxelles il discorso di von der Leyen sullo stato dell’Unione. La presidente illustra il lavoro della Commissione per mitigare l'impatto economico e sanitario del Covid-19 e presenta i criteri per l'erogazione dei fondi comunitari
Tra i firmatari, Microsoft, Ikea, Deutsche Bank, Unilever, Google, Edf, e le italiane A2A, Acea, Assicurazioni Generali, Bancoposta Fondi, Cattolica Assicurazioni, Danieli, Ef Solare, Ferrovie dello Stato, Riva&Mariani, Poste Vita, Sorgenia, Terna Energy, Sicoi, Enel, Erg,
Plenaria a Bruxelles
Oggi si attende che la presidente della Commissione von der Leyen annunci nel suo discorso al Parlamento Ue sullo stato dell'Unione il nuovo obiettivo del 55%. Dalle 9.15 il Parlamento europeo farà il bilancio dei risultati ottenuti finora dalla Commissione von der Leyen, nel contesto della pandemia Covid-19 e della crisi economica: lo riferisce l'assemblea Ue in una nota.
Nel suo discorso, Ursula von der Leyen dovrebbe illustrare l'impatto del lavoro della Commissione nel mitigare la crisi economica e sanitaria causata dal Covid-19 e presentare la sua visione per la ripresa, la lotta contro il cambiamento climatico e la situazione nei paesi terzi vicini all'Europa. I leader dei gruppi politici valuteranno il lavoro della Commissione ed esporranno il loro punto di vista.
Fondi per 1,8 miliardi
In una bozza ottenuta e pubblicata integralmente da Euractiv alla vigilia del discorso sullo Stato dell'Unione che Ursula von der Leyen terrà nella plenaria del Parlamento Europeo, a Bruxelles, la Commissione afferma con chiarezza che "se lasciata senza controllo, la crisi climatica avrà conseguenze esistenziali per il nostro ambiente naturale, per la nostra salute e per le nostre vite di una dimensione di gran lunga maggiore di quelle che sta avendo l'attuale crisi sanitaria".
Next Generation Eu e il Quadro finanziario pluriennale dell'Ue 2021-27 (Mff nel gergo comunitario), con una potenza di fuoco combinata di 1,8 miliardi di euro, "forniranno un aiuto significativo per ottenere le transizioni verde e digitale cui l'Europa aspira ", sottolinea la Commissione.
"Affrontare con efficacia la crisi economica, guadagnando nel contempo dall'accelerazione del passaggio ad un'economia pulita e sostenibile, richiede che queste ambizioni - rimarca - siano pienamente trascritte nei piani nazionali di ripresa e di resilienza degli Stati membri".
Intanto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni ha già chiarito che almeno il 37% del valore dei progetti previsti da ciascun piano nazionale dovrà essere destinato a finanziare la transizione verde, mentre il restante 63% dovrà rispettare il principio 'do no harm', cioè non dovrà essere in contraddizione con l'obiettivo del Green Deal, quello di arrivare alla neutralità climatica entro il 2050.