A Genova corteo a sostegno dei lavoratori Ast. Fiom proclama sciopero generale contro Jobs Act

31 ottobre 2014A Genova i lavoratori sono scesi in piazza a sostegno degli operai della Ast di Terni caricati mercoledì scorso dalla polizia a Roma, mentre manifestavano a difesa del posto di lavoro. La manifestazione "di solidarietà" è stata promossa dalla Fiom-Cgil del capoluogo ligure, hanno aderito centinaia di lavoratori delle principali aziende metalmeccaniche, da Ilva a Fincantieri, da Piaggio a Ansaldo che hanno dato vita ad un corteo per le vie di Cornigliano e Sampierdarena paralizzando il traffico nel ponente cittadino. La manifestazione anticipa lo sciopero generale già proclamato da Fiom e Cgil per il 14 novembre.

Fiom: 8 ore di sciopero generale a novembre
La Fiom va al contrattacco e spiega che lo sciopero generale contro il Jobs Act è stato indetto "per rivendicare scelte diverse di politica economica e industriale". Il Comitato Centrale ha dato mandato alla segreteria nazionale di articolare lo sciopero in almeno due grandi manifestazioni nazionali da svolgersi indicativamente il 14 novembre a Milano e il 21 novembre a Napoli.

Poletti: "Nessuna preoccupazione per eventuali tensioni"
"Pensiamo che sia del tutto logico e legittimo che i lavoratori abbiano l'opportunità di
manifestare e lo facciano in sicurezza". Così il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti commenta lo sciopero indetto dalla Fiom. E sottolinea che non c'è nessuna preoccupazione per eventuali tensioni perchè quanto accaduto a Roma "è un'eccezione".

Scontri Ast, Alfano: "Mai dato ordini contro manifestanti"
"Voglio esprimere la mia personale solidarietà ai lavoratori dell'Ast e al personale della polizia di Stato che ieri hanno riportato ferite negli scontri" aveva detto in Aula al Senato e alla Camera il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nel corso dell'informativa sugli incidenti avvenuti a Roma. "L'idea di manganellare gli operai è lontana da noi anni luce, così come penso sia lontana dagli operai la volontà di scaricare tensioni occupazionali sulla polizia". La proposta del ministro è quella di creare un tavolo permanenente con i sindacati per un confronto condiviso "delle modalità di governance dei cortei sotto il punto di vista dell'ordine pubblico".