Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/A19-cede-un-pilone-sull-austostrada-lavori-potrebbero-durare-anni-12124c6f-39ac-44c9-8172-040d11f95f60.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Il caso

A19, cede un pilone sull'austostrada. I lavori potrebbero durare anni

Il pilone dell'autostrada Palermo-Catania investito da una frana dovrà essere rimosso; dopo il sopralluogo, si stima che i lavori possano durare anni. Il ministro per le Infrastrutture Delrio in contatto con i vertici Anas

Condividi
"Il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio è in contatto continuo con il presidente dell'Anas Pietro Ciucci per valutare la situazione e gli interventi opportuni".

Lo afferma una nota della società, dopo il cedimento del pilone sulla autostrada Palermo- Catania. Sopralluogo tecnico, oggi nei pressi dello svincolo di Scillato dove ieri, a causa di un movimento franoso che ha interessato il versante a monte della carreggiata, danneggiando tre pile del viadotto "Imera", è stata necessaria la chiusura al traffico.

Gli interventi
Nel frattempo. l'Anas ha lavorato alla rimozione della frana presente sulla strada statale 643 "di Polizzi", al km 14,150 ed al suo parziale ripristino per garantire un percorso alternativo per i mezzi leggeri provenienti dall'autostrada A19. Adesso, i mezzi leggeri, in direzione Catania, devono uscire dall'autostrada A19 a Scillato, percorrere la SS643, immettersi sulla SS120 al km 51,160 e percorrere la stessa statale in direzione Tremonzelli, per poi rientrare sull'autostrada A19. Il percorso inverso è istituito anche per i mezzi in direzione Palermo. Su questo percorso alternativo il transito è consentito anche ai trasporti pubblici e ai mezzi di emergenza. Per i mezzi pesanti, in caso di spostamenti a carattere locale, è consigliato il percorso alternativo di circa 80 km, con un tempo di percorrenza di 1 ora e 40 minuti: per chi viene da Catania ed e' diretto a Palermo, uscita sull'autostrada A19 a Resuttano, immissione sulla SP10 fino ad Alimena, percorrere la SS290 fino al bivio Madonnuzza, la SS120 fino al bivio Geraci, la SS286 fino allo svincolo Castelbuono-Pollina, la A20 Palermo-Messina e rientro sulla A19 allo svincolo di Buonfornello. Il percorso inverso e' istituito anche per i mezzi in direzione Catania.

Mezzi pesanti
Per le lunghe percorrenze dei mezzi pesanti, invece, da Palermo è consigliato il seguente percorso: autostrada A19 con uscita allo svincolo di Buonfornello; immissione sull'autostrada A20 Palermo-Messina, fino a Messina; immissione sulla A18 Messina-Catania fino a Catania. Il percorso inverso e' consigliato per chi viene da Catania ed e' diretto a Palermo.

Lo stato della viabilità siciliana
Il cedimento del pilone sull'autostrada A19 Palermo-Catania è l'ultimo tassello di un
mosaico di crolli che hanno coinvolto negli ultimi due anni le strade siciliane. Un elenco che si apre con il crollo di una porzione del viadotto Verdura il 2 febbraio 2013, lungo la statale 115 che collega Agrigento con Sciacca, in territorio di
Ribera. Il ponte, allora, si squarciò a metà. In quell'occasione non si registrarono feriti solo perché qualche ora prima un'automobilista aveva segnalato un avvallamento e il ponte, in via precauzionale, era stato chiuso al traffico dalla polizia stradale. Anche il 7 luglio in contrada Petrulla, in territorio di Licata (Ag), sulla statale 626 che collega Campobello di Licata, Ravanusa, Canicattì fu sfiorata la tragedia: le carreggiate di un ponte si piegarono verso il basso a causa di un cedimento strutturale, toccando il fondo da un'altezza di quattro metri . Il collassamento del viadotto provocò due
incidenti che coinvolsero tre automobili: quattro i feriti lievi, tra i quali una donna incinta. L'Anas istituì una commissione d'indagine: la causa del crollo fu imputabile ad una rottura delle travi in cemento armato precompresso che sostenevano l'impalcato. Ma il caso più emblematico e che ha suscitato maggiore clamore è quello del viadotto Scorciavacche sulla statale Palermo-Agrigento, inaugurato alla vigilia di Natale scorso e crollato dopo appena una settimana. Una vicenda
che scatenò la reazione del premier Matteo Renzi e sul quale è in corso un'inchiesta della procura. A febbraio un altro cedimento del manto stradale a poca distanza dal viadotto.
Condividi