Coronavirus
Lotta al coronavirus
Da oggi altre 4 regioni in zona bianca. Gli immunizzati sono oltre 13 milioni
Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto raggiungono Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna in area bianca. Il coprifuoco in zona gialla slitta a mezzanotte, gli esami di terza media saranno in presenza
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire da lunedì vede nessun territorio in zona rossa né arancione; Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Sicilia, Toscana e Valle d'Aosta in area gialla; Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Sardegna, Umbria, Veneto in area bianca.
Il coprifuoco slitta a mezzanotte
Inizia il conto alla rovescia per il superamento del coprifuoco. Da oggi il limite per il rientro a casa slitta a mezzanotte, ultima tappa prima del superamento completo della misura, fissato dall'ultimo dl riaperture al 21 giugno. La data da cerchiare sul calendario è dunque il primo giorno d'estate, quando non ci saranno limiti orari per la prima volta in Italia dopo il 3 novembre 2020, oltre sette mesi fa, quando in piena seconda ondata fu istituito il coprifuoco dalle 22 alle 5, spostato poi il mese scorso alle 23. Ma tutto questo riguarda solo le regioni gialle: in zona bianca il coprifuoco già non esiste più.
Esami di terza media in presenza
Concluse le lezioni in Emilia Romagna, Marche, Veneto e Molise, partono già da oggi gli esami di terza media per circa 570 mila studenti, e quest'anno, a differenza dello scorso, saranno in presenza. Per 1 su 4 le prove inizieranno subito dopo la fine delle lezioni ma l'attesa sarà abbastanza breve per quasi tutti, visto che per un altro 55% gli esami inizieranno dalla settimana successiva (dal 14 giugno in poi) e solo 1 su 5 dovrà aspettare la seconda parte del mese.
Oltre 13 milioni gli immunizzati
Intanto sono 37.671.984 le somministrazioni di vaccino anti Covid-19 effettuate in Italia, secondo l'ultimo dato pubblicato sul sito del Ministero della Salute, aggiornato alle 6.07 di oggi. Sono quindi 590.661 le dosi iniettate nelle ultime 24 ore dopo il record di venerdì di 607.041 somministrazioni. Sono 13.028.350 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Rispetto alle dosi consegnate (quasi 42 milioni) la percentuale di sieri somministrati è dell'89,7%. La Lombardia ha somministrato 6.529.143 dosi.
Immunità di gregge "verosimilmente per settembre-ottobre"
"Verosimilmente per settembre-ottobre avremo tre quarti di popolazione con vaccinazione fatta" e questo "significa aver raggiunto quella che è la protezione di gregge" ha detto venerdì il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, in un'intervista a Vista. "È chiaro che mancano ancora fasce di età che non sono vaccinabili, ad esempio tutti gli under 12, peri quali non vi è il vaccino. Ma aver fatto 3/4 della popolazione adulta e di coloro tra i 12 e i 16 anni significa aver protetto l'intera popolazione".
Lombardia, Moratti: "vicini all'alba"
"Sei milioni e mezzo di cittadini prenotati, siamo al 70% di prime dosi somministrate a chi ha aderito alla campagna: oltre 4,3 milioni. Secondo le indicazioni scientifiche abbiamo raggiunto l’immunità di comunità". Così al Corriere della Sera Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Lombardia. "Diciamo che ci avviciniamo all’alba. Dobbiamo stare ancora molto attenti alle nuove varianti e anche alle possibili future pandemie. Però abbiamo raggiunto risultati positivi nella campagna di vaccinazione e tutti gli indicatori ci collocano in fascia bianca. Ora contiamo sul fatto che la situazione si confermi nella prossima settimana e dal 14 giugno potremo riaprire completamente", ha aggiunto.
A Genova 18enne ricoverata in gravi condizioni per trombosi, qualche giorno prima vaccinata con Astrazeneca
Una ragazza di 18 anni che si era sottoposta a vaccinazione anticovid con il vaccino Astrazeneca, il 25 maggio scorso, è ricoverata nel reparto di neurochirurgia del policlinico san Martino di Genova per emorragia cerebrale. Lo rendono noto la Regione e Alisa, l'Agenzia ligure per la sanità. Per la giovane la diagnosi è di "trombosi seno cavernoso" ed è ha subito due interventi chirurgici.
"E' stabile nella sua gravità" riferiscono dall'ospedale. In queste ore, spiegano dalla struttura ligure, "C'è stato un intervento di neuroradiologia interventistica per rimuovere il trombo meccanicamente, ieri, che è andato bene. Successivamente c'è stato un intervento dell'équipe neurochirurgica per la riduzione della pressione cranica legata all'emorragia. In seguito la ragazza è stata trasferita in rianimazione".
La giovane è stata vaccinata nella Asl di residenza "dopo anamnesi vaccinale negativa". "Il 3 giugno si è recata in pronto soccorso con cefalea e fotofobia, sottoposta a tac cerebrale ed esame neurologico, entrambi negativi. E' stata dimessa con raccomandazione di ripetere gli esami ematici dopo 15 giorni", dicono Regione e Alisa ricostruendo la vicenda."Il 5 giugno è tornata in pronto soccorso con deficit motori a un emilato. Sottoposta a Tac cerebrale con esito emorragico, è stata immediatamente trasferita alla Neurochirurgia del San Martino".
La Direzione del Policlinico ha attivato le previste segnalazioni nell'ambito delle procedure di farmacovigilanza verso AIFA.
"Preghiamo e siamo vicini alla ragazza di 18 anni ricoverata in neurochirurgia all'ospedale San Martino di Genova a pochi giorni dalla somministrazione volontaria del vaccino AstraZeneca. Da tutto il giorno siamo in contatto con i nostri medici che stanno lavorando senza sosta in sala operatoria per salvarle la vita: dopo un primo intervento per rimuovere il trombo, e' in corso adesso una seconda operazione. Tutta la Liguria si stringe intorno alla famiglia della ragazza, che è rimasta costantemente al suo fianco in ospedale" ha scritto su Facebook il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.