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Coronavirus

L'Ue e la pandemia

Accordo raggiunto all'Eurogruppo, ok Mes per le spese sanitarie

L'intesa divide la maggioranza in Italia

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Accordo raggiunto all'Eurogruppo sulla nuova linea di credito del Mes, che consentirà agli Stati che lo riterranno di accedere a finanziamenti agevolati con condizionalità limitate a che vengano usati sulle spese sanitarie e d prevenzione supplementari, dovute alla pandemia di Covid-19.

Nell'accordo raggiunto dai ministri delle Finanze si conferma che il ricorso alle linee di credito del Mes sarà "disponibile per tutti gli Stati membri dell'area dell'euro per importi del 2% del PIL dei rispettivi membri alla fine del 2019", "per sostenere il finanziamento interno di finanziamenti diretti e indiretti dei costi sanitari, di cura e di prevenzione dovuti alla crisi Covid-19".

L'Eurogruppo inoltre concorda con le valutazioni della Commissione, secondo cui "tutti i membri del Mes soddisfano i requisiti di idoneità per ricevere il supporto.

Le richieste di supporto di una linea di credito del Mes da parte degli Stati membri per le spese sanitarie legate al coronavirus possono essere presentate fino al 31 dicembre 2022. La scadenza media massima dei prestiti sarà di 10 anni e i prestiti saranno concessi con "modalità di prezzo favorevoli adattate alla natura eccezionale di questa crisi". E' quanto si legge nel documento finale dell'accordo raggiunto all'Eurogruppo. I ministri delle Finanze ribadiscono che il "monitoraggio e la sorveglianza dovrebbero essere commisurati alla natura dello shock simmetrico causato da Covid-19 e proporzionati alle caratteristiche e all'uso del supporto per la crisi pandemica, in linea con il quadro dell'Ue e le pertinenti linee guida del Mes".

Gentiloni: su Mes decide il governo, ma molto utile a Italia
"Io non faccio il consigliere del governo, ho lavorato molto perché questo strumento fosse disponibile senza condizionalita' e con delle caratteristiche che lo rendono particolarmente interessante per paesi che hanno tassi di interessi piuttosto elevati e tra questi paesi c'è l'Italia. Poi si tratta di una decisione politica, c'è il governo". Lo dice il commissario Ue Paolo Gentiloni, alla domanda se l'Italia farebbe un errore a non richiedere la linea di credito del mes approvata dall'Eurogruppo. "Il Mes è particolarmente utile per paesi che hanno tassi di interesse alti e un debito più elevato", ha aggiunto.

Gentiloni ha parlato di accordo "molto positivo", che ora e' "concreto e attuabile", e che "per un paese come l'Italia vale circa 36-37 miliardi con dei tassi bassissimi, vicini allo zero con una durata di dieci anni e senza condizionalita' salvo la destinazione dei fondi per le spese sanitarie dirette e indirette. Sappiamo tutti quanto i sistemi sanitari europei vanno sostenuti in questo momento -  ha concluso - e' uno strumento nuovo e molto molto adatto a questa fase".

Scholz: accordo segnale forte di solidarietà Ue
"I Paesi dell'Eurozona hanno inviato un segnale forte e solidale esprimendo la volontà di combattere insieme la crisi del coronavirus": così il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz. I "240 miliardi di euro" della linea "sono una risposta forte", ha detto, sottolineando che l'intesa è "il prerequisito per azionare rapidamente l'intero pacchetto di salvataggio a sostegno degli Stati membri".

Zingaretti: grande passo avanti
"Continua il negoziato in Europa. Un altro passo avanti, sarà possibile utilizzare il #MES senza condizionalità per gli investimenti in sanità. Una grande opportunità per l'Italia: 37 miliardi di euro per ospedali, assunzione di medici infermieri, personale, investimenti per nuovi farmaci e cure. Costruiamo un grande piano con le Regioni per la rinascita italiana e per migliorare la vita delle persone", Lo scrive su Facebook il segertario Pd, Nicola Zingaretti.

M5S: Mes resta inadeguato
"Le misure fin qui prospettate in sede europea risultano ancora insufficienti rispetto alle reali necessità legate a questa emergenza. Per questo è necessario compiere uno sforzo straordinario rispetto al Recovery Fund, l'unico strumento in grado di affrontare seriamente questa emergenza e il maggior debito legato a questa emergenza deve essere scorporato dai calcoli futuri dei parametri sul debito". Lo scrive in una nota il Movimento 5 Stelle.

Meloni: sorveglianza resta come si evince da Gentiloni
"Ricordo a me stessa, e non solo, che il Mes è un trattato internazionale, non un programma della Ue e che quindi non basta una lettera di Gentiloni o un vago impegno politico per cambiarlo. Quando e se il trattato verrà cambiato, ipotesi per la quale serve l'unanimità degli Stati membri dell'Eurozona, valuteremo il nuovo trattato. Ma finora non è accaduto, e il trattato in vigore prevede delle condizioni molto rigide per chi accede al fondo salva stati. Condizioni come la sorveglianza rafforzata che infatti ci saranno, come si evince chiaramente dalle parole del commissario europeo Gentiloni e non solo. La trappola per topi si sta facendo più raffinata, ma temo rimanga una trappola per topi".  Lo dichiara la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Salvini: strada pericolosa, meglio bond 'orgoglio italiano' garantiti da Bce
"Il Mes non è un regalo, sono soldi dati in prestito, da restituire a  precise condizioni scelte a Bruxelles e non in Italia. La  Lega (insieme a tanti economisti italiani) continua a  ritenere quella del Mes una strada pericolosa e priva di  certezze, mentre l'emissione straordinaria di Buoni del  Tesoro 'Orgoglio Italiano' (garantiti come dovuto dalla Bce)  per un importo anche maggiore non avrebbe per l'Italia nessun  rischio né condizione'. Così il leader della Lega Matteo Salvini.

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