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POLITICA

Il presidente della Repubblica al Serming di Torino

Allarme corruzione. Mattarella: In Italia si è diffusa una concezione rapinatoria della vita

Cita le parole di Papa Francesco quando da arcivescovo di Buenos Aires "usò parole di fuoco" contro i corrotti, bollandoli come "i peggiori peccatori"

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"La corruzione è un fenomeno che avvertiamo diffuso. È come se ci fosse una sorta di concezione rapinatoria. La vita è così bella che è un delitto ogni comportamento che altera e turba questa prospettiva". Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dialogando con i giovani del Serming a Torino, usa toni forti.

Il riferimento a Papa Francesco
Cita Papa Francesco, raccontato ai giovani di quando il pontefice era arcivescovo di Buenos Aires "usò parole di fuoco" contro i corrotti, bollandoli come "i peggiori peccatori". Poi ha esortato i giovani a vigilare: "La corruzione è un fenomeno che avvertiamo diffuso, credo che ognuno di noi debba riflettere sul proprio operato. Dobbiamo pensare criticamente a quello che facciamo, ricordare che oltre
ai diritti abbiamo dei doveri", ha aggiunto. 

"La corruzione è conseguenza di una caduta politica"
"La politica scompare se si chiude solo nel tempo presente. Se perde la capacità di guardare al futuro", ha osservato Mattarella. "La corruzione il potere fine a se stesso, sono conseguenza di una caduta della politica. Di un suo impoverimento. I giovani si allontanano e perdono fiducia perché la politica spesso si inaridisce, perde il legame con i suoi fini, oppure perde il coraggio di indicarli chiaramente".

"La politica è concretezza"
Il capo dello Stato ha fatto poi un richiamo alla concretezza: "Naturalmente deve essere chiaro, la politica è anche concretezza. Senza la capacità di affrontare i problemi di oggi, senza il proposito di ridurre i danni, di sanare le ferite sociali, di andare incontro ai bisogni materiali, la politica non sarebbe capita e le istituzioni finirebbero nel discredito dei cittadini", ha proseguito Mattarella osservando: "Il presente è una prova di umiltà per la politica, perché la costringe a tradurre faticosamente i principi in scelte concrete"
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