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ITALIA

Caos immigrazione

Alta tensione a Roma Nord: bottiglie contro pullman di migranti, 14 agenti feriti negli scontri

Tensione tra residenti e forze dell'ordine durante l'arrivo di una ventina di migranti a bordo di un pulmino a Casale San Nicola, periferia della capitale dove si trova una ex scuola che dovrà ospitarli. A sostegno del presidio organizzato dai cittadini della zona anche attivisti di estrema destra di CasaPound

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Esplodono le proteste anti-migranti a Roma Nord e nel Trevigiano. Nella Capitale violenti scontri questa mattina tra i residenti di Casale San Nicola e la polizia durante l'arrivo di un pullman, con a bordo 19 migranti, diretti alla ex scuola Socrate. Scortato da numerosi agenti in tenuta antisommossa e accompagnato da diverse camionette, il pulmino è stato oggetto di cori di isulti, lanci di bottiglie e sassi da parte del presidio anti-immigrati. Almeno 14 feriti tra le forze della polizia, 2 arrestati, un denunciato, oltre a 15 identificati sui quali sono in corso accertamenti. Intanto sugli scontri è stata sarà aperta un'indagine.

Il blocco dei residenti
I cittadini avevano creato un blocco stradale che la polizia ha forzato mentre i residenti lanciavano sedie e ombrelloni contro le forze dell'ordine. A questo punto la polizia ha risposto con i manganelli. Ora il pullman è arrivato nel piazzale antistante la struttura di Casale S.Nicola dov'era diretto. Sul posto è arrivato anche un mediatore culturale. 

Lancio di sassi e bottiglie
Ad accendere ulteriormente la rabbia dei manifestanti sarebbero stati alcuni "gesti offensivi" - così riferiscono - a loro indirizzo da parte degli stranieri. "Infami, infami, Italia di m...", hanno gridato i manifestanti lanciando bottiglie di acqua verso i finestrini del pullman. "Tanto da qui dovete uscire", ha detto un manifestante, tra i più agguerriti.

I residenti di Casale San Nicola a Roma Nord avevano bloccato la strada di ingresso a tre furgoni e un suv del reparto mobile della Polizia. Con le mani alzate e all'urlo "abuso di potere" hanno impedito l'accesso alla strada che porta all'ex scuola Socrate dove doveva arrivare il primo gruppo di profughi, una ventina dei 100 previsti che saranno ospitati nello stabile. 

Gli attivisti di CasaPound
Presenti anche gli attivisti di CasaPound. Braccia alzate e tricolore alla mano, il movimento di estrema destra ha scritto in una nota che le 250 famiglie del piccolo comprensorio tra la via Braccianese e la Storta, al confine tra XIV e XV Municipio, "ritengono non solo l'edificio e la zona - molto isolata - inadeguate all'accoglienza, ma temono che l'arrivo di cento migranti su una popolazione di poco più di 400 persone, finisca col diventare una vera e propria 'invasione', ingestibile dal punto di vista della sicurezza. Per questo sono determinati a non smettere di lottare neanche adesso, quando di fronte a loro vedono schierate con grande imponenza di mezzi le forze dell'ordine. Una protesta pacifica, certamente, ma che non si arresterà fino a quando non si avrà la certezza che Casale San Nicola resterà a loro".

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