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ITALIA

L'intervento del presidente Sabelli ad Agorà

L'Anm a Renzi: "Andare oltre le polemiche, distolgono l'attenzione dai veri problemi"

All'indomani del botta e risposta tra il premier e l'associazione dei magistrati, il presidente Sabelli dice: Bisogna "andare oltre le polemiche, che rischiano di mettere in ombra i veri temi, la corruzione e le buone riforme"

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"Andiamo oltre le polemiche, che sono un modo per allontanarsi dal tema centrale". Lo ha detto il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli, intervenendo ad Agorà su Rai3, dopo la polemica di ieri con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, citando le "riforme sbagliate in tema di corruzione e falsità in bilancio" ed evocando la "delegittimazione" dei magistrati.

"Uno Stato che funzioni dovrebbe prendere a schiaffi i corrotti e accarezzare chi esercita il controllo di legalità", aveva detto ieri Sabelli. "E' una frase falsa, ingiusta, che fa male non per il governo di turno ma riguarda l'idea stessa delle istituzioni", aveva replicato Renzi.

"Non voglio continuare polemiche che rischiano di mettere in ombra il tema della corruzione e delle buone riforme", ha detto oggi Sabelli. "Torno sull'analisi che facevo ieri e che mi sembra anche ovvia: le riforme sbagliate in tema di corruzione e falsità in bilancio, unite a una delegittimazione della magistratura, sono un cocktail che produce frutti avvelenati di cui vediamo gli effetti anche oggi". Sabelli ha citato, come esempi di schiaffi ricevuti dalla magistratura, "quando i magistrati sono stati definiti disturbati mentali o metastasi della democrazia" da parte di Silvio Berlusconi. Incalzato sulla questione se il clima di delegittimazione del passato sia presente anche ora con il governo Renzi, Sabelli, che ha precisato di non voler esprimere "valutazioni politiche", ha citato "il tema della responsabilità", di cui si parla "molto male, con il pregiudizio che i magistrati siano una categoria di irresponsabili, soggetti per i quali responsabilità non esistono o non viene esercitata, mentre non c'è nulla di più falso".

Sabelli ha quindi riconosciuto che sulla riforma del falso in bilancio "c'è un'inversione di tendenza", ma ha insistito sul punto che sulla corruzione "bisogna fare di più"; e, considerato che dalle ultime indagini emergono rapporti tra questo fenomeno e quello della criminalità organizzata, "vanno estese alla corruzione le regole di indagine che valgono per la mafia", intercettazioni comprese.

Quanto poi all'Autorità anticorruzione evocata ieri da Renzi a riprova dell'impegno del governo sul fronte della corruzione, Sabelli ha osservato che agisce sul piano della prevenzione che è "fondamentale, ma non basta: occorre intervenire anche sul lato della repressione e della diffusione di una cultura della legalità".
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