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POLITICA

La responsabilità civile dei giudici è legge

Responsabilità civile. Anm: rivoluzione contro la giustizia. Legnini: "Ascoltare preoccupazioni"

Il vicepresidente del Csm: "verificare se l'autonomia, l'indipendenza e la serenità dei magistrati siano incise dalla nuova normativa". Il ministro Orlando: "Sarà mia cura monitorare gli effetti della riforma". Anm: "E' una legge contro i giudici" 

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"Le preoccupazioni della magistratura vanno ascoltate". Lo sottolinea il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, riferendosi ai timori espressi dai magistrati in merito alla legge sulla responsabilità civile. Il Consiglio superiore della magistratura si candida a monitorare gli effetti della nuova normativa sulla responsabilità civile dei magistrati, spiega Legnini: l'intenzione è di verificare se "l'autonomia, l'indipendenza e la serenità dei magistrati siano incise" dalla nuova normativa. 

La volontà del Consiglio superiore è anche quella di "accertare già in una prima fase se effettivamente (come temiamo) ci sia un eccesso nel ricorso alle azioni risarcitorie", spiega Legnini, annunciando che proporrà dunque al Csm, ma anche al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, "di fare una verifica attenta perché le preoccupazioni dei magistrati non vanno sottovalutate". Legnini ricorda che a fine ottobre il Csm aveva approvato un parere "molto approfondito" sulla riforma, in cui "evidenziava i due punti rimasti oggetto del confronto più acceso in Parlamento: il giudizio preliminare sulla manifesta infondatezza dei ricorsi e la cosiddetta clausola di salvaguardia". Problemi che, nota il vicepresidente, "restano aperti".

"Non scioperiamo ma non siamo d'accordo"
"Il ministro Orlando ha detto che questa riforma è una rivoluzione, un passaggio storico; invece è una rivoluzione contro la giustizia, contro l'indipendenza dei magistrati". Il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli, ha commentato così il via libera definitivo della Camera sulla nuova legge in materia di responsabilità civile delle toghe. "Questa riforma è pessima soprattutto per il segnale che lancia al Paese, un segnale di indifferenza per la legalità. Il problema non è nella condanna del magistrato, il problema sta nel rischio stesso di presentare un'azione civile. Abbiamo deciso di non scioperare per il momento ma questo non vuol dire che questa legge ci piaccia". 

La norma
Una norma, ha ricordato Sabelli, che contiene "profili di illegittimità costituzionale" e che "al di là dei gravi effetti che avrà, è un segnale negativo per il presidio della legalità". "Ad aggravare la situazione è il fatto che l'approvazione avvenga "in un momento in cui si avverte il bisogno di un forte controllo di legalità".  

Anm: è legge contro giudici 
"Di fronte a una corruzione dilagante, la politica che non riesce a varare una riforma dei reati di corruzione e della prescrizione, approva invece una legge contro i magistrati". Per questo il leader dell'Anm ha sostenuto che "il significato delle legge è persino peggiore degli effetti che essa avrà". Effetti che saranno negativi per i cittadini: "Un cittadino che faccia causa a una multinazionale si troverà solo contro una parte molto più forte, a cui viene regalato uno strumento per alterare le regole del giudizio". Il nodo è la cancellazione del filtro di ammissibilità sui ricorsi, che sinora ha consentito di "evitare azioni infondate e strumentali". E "il pericolo è l'inversione di ruolo: chi è chiamato a giudicare diventerà il soggetto sottoposto a giudizio da parte di chi dovrebbe essere giudicato".

La replica del ministro 
Orlando ha affermato: "Sarà mia cura monitorare gli effetti della riforma, che deve accompagnarne molte altre a cominciare dagli strumenti di contrasto alla corruzione". Orlando ha anche auspicato "un confronto con toni più contenuti". 

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