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POLITICA

Domani il governo presenta la riforma della governance Rai

Anti Corruzione e PA, la settimana che verrà in Parlamento

In Senato il voto finale per il Ddl Grasso e il Ddl Madia. Lunedì la direzione del Pd per rilanciare il voto finale sull'Italicum entro maggio

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di Mario De Pizzo Agenda piena in Parlamento, la prossima settimana. La giustizia tiene banco con il disegno di legge anti corruzione e la conversione del decreto anti terrorismo. Giovedì due aprile è previsto il via libera del Senato alla riforma della Pubblica Amministrazione. Il giorno precedente è atteso il primo sì di Palazzo Madama al disegno di legge di contrasto alla Corruzione.

Prima ancora, però, due momenti politici in grado di dettare l'agenda per le prossime settimane. Venerdì 27, il consiglio dei Ministri con la presentazione della proposta del governo di Riforma della Rai. Lunedì 30, la direzione del Pd sull'Italicum: obiettivo, l'approvazione definitiva della nuova legge elettorale alla Camera entro maggio. 

Cosa prevede il Ddl Grasso
Il Disegno di legge anti corruzione va al voto a Palazzo Madama il primo aprile. Il provvedimento ha come primo firmatario il presidente del Senato Pietro Grasso e attende il via libera della Camera alta dal 15 marzo 2013. Si tratta di una delle prime proposte presentate in apertura di legislatura (è infatti il numero 19). Il cammino è ancora lungo, perché il testo deve essere esaminato da Montecitorio.
Viene inasprito il reato di falso in bilancio: le pene (minima e massima) per chi se ne rende colpevole  saranno: la reclusione da 3 a 8 anni in caso di società quotate in borsa; da uno a 5 anni negli altri casi.
La prima parte del provvedimento, che riguarda i reati contro la pubblica amministrazione, inasprisce le pene principali e accessorie per i reati di corruzione indebita, induzione e peculato. Sono previsti obblighi di riparazione e attenuanti in caso di collaborazione utile alle indagini e, in un'ottica di prevenzione, lo scambio di informazioni tra autorità anticorruzione, procure e tribunali amministrativi regionali. La seconda parte del disegno di legge riguarda i delitti di falsa comunicazione sociale. È prevista un'area di non punibilità per fatti di lieve entità riguardanti società non quotate. 

L'Italicum, la direzione Pd, il voto a Montecitorio
A Montecitorio dovrà ottenere il via libera, l'Italicum, dopo il sì del Senato di fine gennaio. Proprio la nuova legge elettorale sarà al centro della direzione del Pd, convocata per lunedì 30 marzo.

L'intenzione del premier Matteo Renzi è quella di stringere e far sì che Montecitorio dica sì all'Italicum entro maggio. "E' una legge che ci copieranno in tutta Europa", ha annunciato Renzi in settimana, in un intervento all'università Luiss. "Noi così com'è non la votiamo" ha più volte ribadito l'esponente di una delle minoranze dem ed ex segretario Pierluigi Bersani. Lo scoglio è quello dei cosìddetti "capolista bloccati" che limitano il numero di parlamentari eletti con le preferenze. Punto d'intesa tra il Pd e Forza Italiache  - al Senato e anche nella prima votazione alla Camera  ha sostenuto il testo - avversato dalla minoranza dem. Il provvedimento, però, era un "corollario" di quel Patto del Nazareno tra il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e il premier Matteo Renzi che, però, è caduto al momento dell'elezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Antiterrorismo, la conversione del decreto alla Camera
L'Aula della Camera affronta il 26 marzo la conversione del decreto antiterrorismo. Le novità, inserite nel testo approvato dalle commissioni Giustizia e Difesa congiunte, prevedono ampi poteri di indagine. Stralciata la possibilità per la Polizia di acquisire da remoto le comunicazioni e i dati presenti in un sistema informatico, compresa la messaggistica istantanea. Il testo sarà inserito nel disegno di legge sulle intercettazioni.

Giovedì 2, Senato, voto finale riforma Pa
Approvato dal Consiglio dei ministri il 23 luglio, il ddl Madia è in commissione Affari costituzionali del Senato dallo scorso 9 settembre. Il disegno di legge sulla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione va al voto finale in Senato, giovedì 2 aprile. La Commissione ha già dato il via libera alla licenzi abilità dei dirigenti, all’accentramento dei concorsi per tutte le P.A. Prevista una drastica riduzione delle società partecipate. Responsabilità gestionale in capo ai funzionari: “il dirigente ha libertà di dire ad un amministratore che non si presta ad attività gestionali se non le valuta legittime, può dire no a un indirizzo politico", ha detto il ministro Madia, illustrando il provvedimento.

La riforma delle Banche Popolari è legge
Dopo quello della Camera, sì definitivo del Senato il 24 marzo, con 155 voti favorevoli e 92 contrari, per il provvedimento di conversione del decreto-legge n. 3 del 24 gennaio. Il decreto di Riforma delle Banche popolari modifica innanzitutto la governance delle banche popolari, prevedendo la trasformazione in Spa delle nove maggiori (con attivo superiore a 8 miliardi) e il superamento del voto capitario in assemblea. Novità per i consumatori, con l'introduzione del limite temporale per il cambio di conto corrente: la portabilità da una banca all'altra dovrà avvenire al massimo entro 12 giorni lavorativi e dovrà essere gratuita.

Che cosa resta, dal collegato ambiente alle unioni civili
Credito di imposta del 50 per centro per le spese sostenute da imprese in fase di bonifica da amianto nei capannoni. E' l'ultimo emendamento proposto dal governo al "collegato ambiente", una sorta di legge quadro del settore portato in Parlamento un anno fa dal governo Letta, già approvato dalla Camera a novembre.

In commissione Giustizia del Senato è fermo anche il ddl sulle unioni civili, per un contrasto Pd-Ncd.
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