Legge elettorale e riforme
Renzi accelera sull'Italicum e convoca lunedì la direzione del Pd. Minoranza: "Non basta un voto"
La maggioranza vuole chiudere con un voto ma la minoranza dem non intende cedere sulla legge elettorale. Cuperlo: "Mi pare un'accelerazione, comunque lunedì noi andiamo e discutiamo"
Il segretario del Pd, Matteo Renzi, convoca la direzione del partito per lunedì 30 marzo alle ore 16. All'ordine del giorno la discussione sulle riforme e sulla legge elettorale e la situazione politica. "Al termine sono previste votazioni" si legge nell'ultima riga della convocazione diramata ai componenti dell'organismo che spiega la volontà della maggioranza di chiudere con un voto in Direzione lo scontro con la minoranza sull'Italicum.
Minoranza dem: "Non basta un voto"
Ma la sinistra del Pd non cede: "La materia costituzionale ed elettorale non si risolve con un voto in Direzione, si è sempre riconosciuto un margine di autonomia e valutazione ai parlamentari", dice il deputato bersaniano Alfredo D'Attorre. Che dunque aggiunge: "Lunedì formalizzeremo la richiesta - avanzata sabato nell'assemblea delle minoranza Dem a Roma - di un gruppo di lavoro parlamentare su Italicum e riforme" per trovare un accordo sulle modifiche da apportare e sui tempi per l'approvazione.
Cuperlo: "Mi pare un'accelerazione comunque andiamo e discutiamo"
Sulla stessa linea Gianni Cuperlo che considera la convocazione della direzione del Pd "un'accelerazione" verso l'approvazione dell'Italicum: "Comunque noi andiamo e discutiamo" assicura l'esponente della minoranza dem ai cronisti che lo interpellavano in Transatlantico: "Nella convocazione c'è scritto che, alla fine della riunione, sono previste votazioni. Certo, dato che i rapporti di forza in direzione sono sempre sul filo...", ha chiosato con ironia l'esponente Pd.