ITALIA
Trovato accordo sui pagamenti
Arcelor Mittal, si cerca intesa per evitare il blocco della fabbrica
Entro domani tutti i pagamenti all'indotto. Continua il presidio degli operai per il pagamento di fatture per 60 milioni di euro. Arcelor Mittal "ha garantito il pagamento del 100% dei lavori scaduti al 31 ottobre". Il premier Conte: "Avviato negoziato con Mittal, ci serve qualche settimana. Pronti a coinvolgimento pubblico"
Domani mattina è previsto un ulteriore incontro, alla presenza dell'ad di ArcelorMittal, Lucia Morselli, per definire il piano di pagamenti e cercare così di chiudere la vicenda. L'associazione degli industriali ha chiesto alla multinazionale, per conto delle imprese, la sottoscrizione di un documento che preveda impegni precisi sui pagamenti, con un'unica data di valuta, per almeno il 70% del fatturato. Nei giorni scorsi sono stati notificati, secondo quanto reso noto dalla stessa Confindustria, avvisi di pagamento solo alle ditte di autotrasporto e, con importi parziali, a sei aziende di servizi dell'indotto. Ma in totale sono 150 le imprese interessate dai mancati pagamenti ArcelorMittal e hanno alle dipendenze 6mila addetti.
ArcelorMittal: fonti, garantito 100% pagamento fornitori al 31/10
ArcelorMittal "ha garantito il pagamento del 100% dei lavori scaduti al 31 ottobre impegnandosi a pagare il restante nei termini consueti, ovvero entro il 15/12". Lo dicono in riferimento alle fatture emesse verso ArcelorMittal dall'indotto-appalto del siderurgico di Taranto, fonti di Confindustria Taranto dopo l'incontro di questa mattina in stabilimento.
Emiliano: "L'azienda si è impegnata a pagare entro domani"
"Abbiamo raggiunto un accordo per il quale entro domani sarà pagato il 100 per cento dello scaduto al 31 ottobre. Significa che si allineano con i pagamenti": lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al termine dell'incontro di questa mattina a Taranto, nello stabilimento di Arcelor Mittal. Incontro che si è concluso positivamente.
Conte: "Avviato negoziato con Mittal, ci serve qualche settimana"
'Il tema della salute è stato messo sul tavolo con il signor Mittal in coincidenza con il rilancio produttivo. Ad avviso di questo Governo non si possono più separare i temi della salute, dell'ambiente con il tema del lavoro, dell'occupazione e del rilancio produttivo. Il signor Mittal in questa ultima interlocuzione ha assunto una posizione completamente diversa rispetto al precedente incontro in cui ci aveva notificato di voler recedere dagli impegni contrattuali''. Lo ha detto il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte a Melfi. "'Abbiamo aperto un negoziato che deve svilupparsi - ha aggiunto - e ci dovete dare un minimo di tranquillità. Capisco l'ansia di avere aggiornamenti quotidiani ma adesso si è avviato un negoziato e c'è da valutare i risvolti economici, industriali, giuridici, ecc. Abbiamo bisogno di qualche settimana di tempo ma ci stiamo lavorando, lo assicuro. Voglio assicurare soprattutto la comunità tarantina e pugliese. Il Governo sta lavorando con la massima determinazione e attenzione, avendo cura, e spera davvero presto, di poter portare a tutta la comunità locale in particolare dei buoni risultati".
Sulla possibilità di un coinvolgimento pubblico il premier ha poi precisato: "Laddove sia confermato l'impegno della società a continuare nella produzione, siamo pronti ad assicurare un coinvolgimento pubblico, motivato dall'importanza strategica del siderurgico per tutta l'economia italiana".
Presidenza del Consiglio, Turco: "Ecco il Cantiere Taranto"
Una vera università per arginare la fuga dei giovani, un rafforzamento dei presìdi sanitari potenziando ospedali e organici dei medici e poi interventi per favorire la ricollocazione dei 500 dipendenti che non lavorano più nel porto, dei 1.900 cassintegrati a carico dell'amministrazione straordinaria dell'Ilva e in futuro anche eventuali altri esuberi di Arcelor: sono queste le misure portanti del "Cantiere Taranto" che il premier Giuseppe Conte intende varare a breve con un nuovo decreto. A parlarne è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco, in un'intervista a "La Stampa".