SPORT
Atalanta-Empoli, Maccarone:"Denis vigliacco. Faremo denuncia". Replica Marino: "Minacciato di morte"
Atalanta ed Empoli, pareggiato dai padroni di casa con un gol di Denis al 93' (LEGGI)
Il capitano dell'Empoli Maccarone non usa giri di parole: "Purtroppo un brutto episodio", dichiara alla stampa subito dopo il triplice fischio finale. "Tante volte si parla di violenza fuori campo - aggiunge - poi sono i giocatori a dare il brutto esempio. Denis, da dietro, ha tirato un pugno violento verso Tonelli. Gli ha rotto il naso e ferio l'occhio e al naso" E non è finita qui. La tensione non si placa nel sottopasso che conduce agli spogliatoi. "Le luci erano spente nel sottopasso, in modo studiato - aggiunge Maccarone - come a voler dare una possibile via di fuga a Denis". Poi altre accuse dirette al giocatore argentino: "E' stato un vigliacco: ha mandato avanti un suo compagno, Cigarini, e poi ha colpito Tonelli da dietro". Maccarone che non si lascia quindi pregare davanti alle telecamere in merito all'accaduto (ASCOLTA dichiarazioni ai microfoni di Rai Radio 1). "Noi faremo denuncia - dice - Mi spiace, c'è violenza fuori dal calcio e poi siamo noi calciatori i primi".
Questa l'intervista a caldo realizzata in esclusiva da Rai Radio 1
A difesa di Denis le dichiarazioni del dg dell'Atalanta Pierpaolo Marino: "Denis ha avuto una reazione scomposta ma Tonelli in campo e nel tunnel l'aveva minacciato di morte. Non solo lui ma anche famiglia e figli". Pierpaolo Marino spiega così quanto accaduto: "Denis non è un pazzo - dice il dg dell'Atalanta -, ha giocato 225 partite in serie A. Ha sbagliato. ma è stato provocato con avvertimenti di tipo mafioso.
Ben diversa la versione che a fine gara aveva invece fornito Edy Reja sul parapiglia nel tunnel. Allenatore che ha minimizzato: "C'è tanta adrenalina alla fine di una gara, al rientro negli spogliatoi magari uno dice una parola di più, un altro risponde". Reya racconta anche di un dirigente degli ospiti che urlava, ma di non averne compreso i motivi. Quindi rassicura: "Niente di eclatante o di difficile da gestire. Qualche spintarella nel tunnel, ma niente di particolarmente offensivo".
Versione che, fin da subito, non ha concordato con quella del suo collega seduto sulla panchina dell'Empoli, che ha glissato su una presunta rissa a fine partita, ma non mancato di sottolineare la gravità di quanto accaduto negli spogliatoi: "Mi hanno raccontato di un episodio veramente grave. Un giocatore dell'Atalanta ha aperto la porta dei nostri spogliatoi e ha colpito un mio calciatore sul viso. Roba da Daspo, non da squalifica", precisa l'allenatore dell'Empoli, Maurizio Sarri. La procura federale e la Digos hanno visto tutto e quindi mister Sarri è certo arrivino provvedimenti: "Io non faccio nomi - conclude - Sono cose brutte che dispiace commentare. L'andamento della fara a suo avviso non giustifica simile scene: "Non ci sono motivazioni per giustificare episodi del genere".
Non si placa il clima rovente del dopo partita tra
Il capitano dell'Empoli Maccarone non usa giri di parole: "Purtroppo un brutto episodio", dichiara alla stampa subito dopo il triplice fischio finale. "Tante volte si parla di violenza fuori campo - aggiunge - poi sono i giocatori a dare il brutto esempio. Denis, da dietro, ha tirato un pugno violento verso Tonelli. Gli ha rotto il naso e ferio l'occhio e al naso" E non è finita qui. La tensione non si placa nel sottopasso che conduce agli spogliatoi. "Le luci erano spente nel sottopasso, in modo studiato - aggiunge Maccarone - come a voler dare una possibile via di fuga a Denis". Poi altre accuse dirette al giocatore argentino: "E' stato un vigliacco: ha mandato avanti un suo compagno, Cigarini, e poi ha colpito Tonelli da dietro". Maccarone che non si lascia quindi pregare davanti alle telecamere in merito all'accaduto (ASCOLTA dichiarazioni ai microfoni di Rai Radio 1). "Noi faremo denuncia - dice - Mi spiace, c'è violenza fuori dal calcio e poi siamo noi calciatori i primi".
Questa l'intervista a caldo realizzata in esclusiva da Rai Radio 1
A difesa di Denis le dichiarazioni del dg dell'Atalanta Pierpaolo Marino: "Denis ha avuto una reazione scomposta ma Tonelli in campo e nel tunnel l'aveva minacciato di morte. Non solo lui ma anche famiglia e figli". Pierpaolo Marino spiega così quanto accaduto: "Denis non è un pazzo - dice il dg dell'Atalanta -, ha giocato 225 partite in serie A. Ha sbagliato. ma è stato provocato con avvertimenti di tipo mafioso.
Ben diversa la versione che a fine gara aveva invece fornito Edy Reja sul parapiglia nel tunnel. Allenatore che ha minimizzato: "C'è tanta adrenalina alla fine di una gara, al rientro negli spogliatoi magari uno dice una parola di più, un altro risponde". Reya racconta anche di un dirigente degli ospiti che urlava, ma di non averne compreso i motivi. Quindi rassicura: "Niente di eclatante o di difficile da gestire. Qualche spintarella nel tunnel, ma niente di particolarmente offensivo".
Versione che, fin da subito, non ha concordato con quella del suo collega seduto sulla panchina dell'Empoli, che ha glissato su una presunta rissa a fine partita, ma non mancato di sottolineare la gravità di quanto accaduto negli spogliatoi: "Mi hanno raccontato di un episodio veramente grave. Un giocatore dell'Atalanta ha aperto la porta dei nostri spogliatoi e ha colpito un mio calciatore sul viso. Roba da Daspo, non da squalifica", precisa l'allenatore dell'Empoli, Maurizio Sarri. La procura federale e la Digos hanno visto tutto e quindi mister Sarri è certo arrivino provvedimenti: "Io non faccio nomi - conclude - Sono cose brutte che dispiace commentare. L'andamento della fara a suo avviso non giustifica simile scene: "Non ci sono motivazioni per giustificare episodi del genere".