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ITALIA

Dopo le tensione sul Delta del Po

Barricate profughi: sindaco di Goro: "Noi siamo altro"

"Ieri non una vittoria, è stata reazione a caldo"

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Quella di ieri non è stata una vittoria, quanto piuttosto "una reazione a caldo e adesso a mente fredda dobbiamo dimostrare di essere altro da quello che siamo stati dipinti un po' troppo frettolosamente e forse anche in maniera un po' cattiva. Adesso noi per primi dobbiamo essere più buoni e fare in modo che gli altri siano più buoni con noi". Cosi' il sindaco di Goro Diego Viviani ai microfoni di Sky tg 24 dopo le barricate antiprofughi, fatte dai residenti, che ieri hanno impedito l'arrivo di 12 donne profughe a Gorino, nel Ferrarese. 

A Goro c'erano anche persone contrarie alle barricate contro i profughi. "Io adesso devo rimettere assieme le anime, devo spiegare a quelli delle barricate di che cosa si trattava e di cosa si tratta quando si parla del fenomeno dei migranti. Non devono solo sentire le malelingue e le affermazioni volutamente contro, ma anche i pro e i contro come è giusto che sia".  E, ha aggiunto, "devo avere da loro una riposta meditata con calma e consapevole, non come quella di lunedì". Perché il compito che si prefigge il primo cittadino è "spostare in consapevolezza la reazione data dalla paura e dal non sapere cosa stava accadendo con una requisizione". "Mettiamoci lì, facciamo vedere che siamo altra cosa e che siamo disposti a fare la nostra parte" la sua esortazione finale.

Bonino: tristi barricate Goro,urge legge rigorosa su integrazione
Le barricate contro l'arrivo di 12 donne profughe a Goro "mi hanno fatto una grande tristezza, non credo che gli italiani siano così, credo che siano irritati dal modo disordinato in cui viene gestito quello che non è una catastrofe, è un problema che va gestito meglio", certo quello che sta accadendo nel piccolo centro nel ferrarese "non fa onoreall'Italia". Lo ha detto Emma Bonino, intervistata a Rainews 24. Sulla questione dei migranti "ognuno tende a rimandare a Sud il problema e questo è illusorio e disumano. Dovremmo, invece, fare delle leggi di integrazione rigorose: l'Italia ha bisogno dei migranti e quindi ci dobbiamo attrezzare con leggi rigorose che stabiliscano diritti e doveri di queste persone", "non serve la carità pelosa ma la buona integrazione, va cambiata la legislazione, siamo ancora alla Bossi Fini, alla cittadinanza che il Senato non riesce a modificare...".



 

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