ITALIA
Dopo le tensione sul Delta del Po
Barricate profughi: sindaco di Goro: "Noi siamo altro"
"Ieri non una vittoria, è stata reazione a caldo"
A Goro c'erano anche persone contrarie alle barricate contro i profughi. "Io adesso devo rimettere assieme le anime, devo spiegare a quelli delle barricate di che cosa si trattava e di cosa si tratta quando si parla del fenomeno dei migranti. Non devono solo sentire le malelingue e le affermazioni volutamente contro, ma anche i pro e i contro come è giusto che sia". E, ha aggiunto, "devo avere da loro una riposta meditata con calma e consapevole, non come quella di lunedì". Perché il compito che si prefigge il primo cittadino è "spostare in consapevolezza la reazione data dalla paura e dal non sapere cosa stava accadendo con una requisizione". "Mettiamoci lì, facciamo vedere che siamo altra cosa e che siamo disposti a fare la nostra parte" la sua esortazione finale.
Bonino: tristi barricate Goro,urge legge rigorosa su integrazione
Le barricate contro l'arrivo di 12 donne profughe a Goro "mi hanno fatto una grande tristezza, non credo che gli italiani siano così, credo che siano irritati dal modo disordinato in cui viene gestito quello che non è una catastrofe, è un problema che va gestito meglio", certo quello che sta accadendo nel piccolo centro nel ferrarese "non fa onoreall'Italia". Lo ha detto Emma Bonino, intervistata a Rainews 24. Sulla questione dei migranti "ognuno tende a rimandare a Sud il problema e questo è illusorio e disumano. Dovremmo, invece, fare delle leggi di integrazione rigorose: l'Italia ha bisogno dei migranti e quindi ci dobbiamo attrezzare con leggi rigorose che stabiliscano diritti e doveri di queste persone", "non serve la carità pelosa ma la buona integrazione, va cambiata la legislazione, siamo ancora alla Bossi Fini, alla cittadinanza che il Senato non riesce a modificare...".