ITALIA
Gorino
Barricate contro l'arrivo di 20 profughi. E alla fine i migranti vengono dirottati in altre città
Clamorosa protesta a Gorino, nel Delta del Po, con blocchi stradali e barricate improvvisate per fermare l'arrivo di 20 tra donne e bambini.
Una protesta clamorosa contro la decisione, annunciata da tempo ma notificata ieri pomeriggio pomeriggio, di ospitare gente scappata dalle guerre e dalla carestia da parte di diversi cittadini di Gorino e della vicina Goro, che hanno eretto dei blocchi stradali per bloccare il convoglio, scortato dalle forze dell'ordine.
La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto, dopo la mediazione raggiunta con prefettura, carabinieri e polizia, e grazie alla mediazione del sindaco di Ferrara e di altri comuni della provincia i profughi sono stati dirottati, temporaneamente, ad altre strutture della provincia ferrarese, senza soluzioni di forza, come si era ventilato in un primo tempo.
I manifestanti avevano posizionato bancali di legno in tre punti d'accesso al paesino del Delta del Po per contrastare La decisione di requisire parzialmente l'ostello bar Amore-Natura.
"Tenuto conto della saturazione delle strutture gia' funzionanti", aveva spiegato la Prefettura in una nota nell'annunciare la misura - e' stata decisa la requisizione per ospitare intanto 11 donne, cui si dovranno aggiungere a breve altre sette persone, per un totale di 18 di un "gruppo di migranti assegnato alla provincia di Ferrara".
Immediata la sollevazione di alcuni decine di residenti dei due paesi affacciati sul Mare Adriatico, con i quali e' stata avviata la mediazione, anche per evitare che la tensione aumentasse, che ha portato al dirottamento del gruppo di donne destinate all'ostello.
Il prefetto Tortora aveva spiegato che la requisizione "ha carattere eccezionale straordinario" e aveva rivolto un appello "ad amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato e strutture ecclesiastiche affinche' offrano ogni collaborazione", anche per "ulteriori esigenze", verosimili "anche a breve". Collaborazione arrivata in tempo brevissimo.
Il titolare dell'ostello, Filippo Rubini, ha detto alla Nuova Ferrara che una settimana fa, contattata, la struttura si era detta non disponibile ad accogliere i profughi ma che poi la situazione si era concretizzata con l'annuncio dell'arrivo a poche ore dal trasferimento.