POLITICA
Referendum
Bersani: o si cambia l'Italicum o si ferma la riforma
L'ex segretario Pd: "Se non si cambia l'Italicum bisogna fermare la riforma costituzionale, questo è un problema di democrazia, l'ho sempre pensata così". Gli risponde il ministro Franceschini: rottamare l'Italicum non è possibile, ma si può modificare. Orfini: no a diktat preventivi
No al combinato-disposto Italicum-riforma costituzionale
"Dal primo giorno", prosegue Bersani, "ho pensato che l'Italicum era un disastro e andava rottamato. L'ho detto dal primo giorno e lo dico fino all'ultimo: c'era tutto il tempo per cambiarlo e non si è fatto. Non ci sto a che il combinato disposto tra Italicum e riforma costituzionale ci consegni un cambiamento radicale della forma di governo e cioè con un capo scelto non si sa come". "Per me", conclude, "non è possibile. O si rottama l'Italicum o si ferma la riforma costituzionale. Non si è bloccato l'Italicum e ora si deve fermare la riforma costituzionale".
"Da Renzi un insulto al giorno ma sono abituato"
"Io mi becco un insulto al giorno ma non è questo che mi turba, sono abituato", dice Bersani. "È il merito della questione", prosegue. "C'è il problema di una forma di governo che viene radicalmente cambiata dall'incrocio tra legge elettorale e norme costituzionali. Che non si dica che non è vero, anche un bambino lo vede che questo incrocio ci consegna un'altra forma di governo dove c'è uno che comanda".
Franceschini: rottamare l'Italicum non è possibile, ma sì a modifiche
Rottamare l'Italicum come chiede Bersani? "Non mi pare che questo sia possibile. C'è una risoluzione che impegna il Parlamento, c'è documento votato in Direzione Pd che impegna a correggere in alcune parti. Ripartire da zero non si può", risponde il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, durante 'Porta a porta'. E aggiunge che se vince il No Renzi non debba dimettersi: "Io penso che i governi si battano alle elezioni. Se vince il No, ci saranno conseguenze politiche ma non credo che Renzi debba dimettersi".
Orfini a Bersani: no a diktat e a sfiducie preventive
Anche Matteo Orfini, presidente del Pd, risponde a Bersani. "Quantomeno mi aspetterei dai miei compagni di partito il rispetto per le scelte che assumiamo insieme", dice. "Abbiamo deciso tutti insieme, nella direzione del partito di provare a lavorare per cambiare l'Italicum, istituendo un gruppo di lavoro. Il comitato inizia il lavoro in queste ore e credo che sia ragionevole fidarsi o almeno dare a questo comitato il tempo di lavorare serenamente senza lanciare diktat o sfiducie preventive al lavoro di questo gruppo".