ITALIA
Scontro alla procura di Milano
Boccassini: "Nessuna irregolarità su assegnazione delle Inchieste Ruby e Expo"
Il Procuratore aggiunto ascoltato dal Csm ha dichiarato che non ci sono state irregolarità sull'assegnazione dei fascicoli; sul caso Ruby ha ribadito la competenza della Dda, il pool da lei guidato, su Expo ha difeso l'operato del Procuratore Generale Bruti Liberati "nessuna irregolarità"
Caso Ruby
Il Procuratore Boccassini, di fronte all'organo di autocontrollo della magistratura, interviene nella vicenda che ha spaccato il tribunale di Milano. Dopo l'esposto del pubblico ministero Robledo contro il procuratore generale Bruti Liberati, Boccassini ha ribadito la competenza della Dda, il pool da lei guidato, sull'inchiesta Ruby: il pm Sangermano, titolare del fascicolo, era stato trasferito dal pool guidato dall'aggiunto Alberto Nobili a quello della Boccassini, e aveva dunque portato con se il fascicolo dell'indagine. In una riunione successiva, i colleghi dei pool che aveva seguito il caso sino a quel momento concordarono di passare le consegne a Boccassini.
Nella sua aduzione davanti ai magistrati, Boccassini ha ricordato che non vi fu mai alcuna fuga di notizia sul caso Ruby e che tra l'iscrizione di Silvio Berlusconi sul registro degli indagati e la richiesta di giudizio passò circa un mese e mezzo. In quella fase, a suo dire, non vi era più nulla da coordinare con il pool guidato da Alfredo Robledo, poichè non vi erano più atti di indagine da eseguire.
Caso Expo
Altro terreno di scontro l'inchiesta Expo dopo l'esposto presentato dal pm Robledo in cui denunciava presunte irregolarità nell'assegnazione dei fascicoli da parte del capo della procura Edmondo Bruti Liberati.
Il procuratore aggiunto Boccassini avrebbe spiegato che non c'è stata nessuna irregolarità nell'assegnazione del fascicolo, l'indagine della Dda era stata subito coassegnata con il procuratore aggiunto Robledo. In merito alla mancata firma di quest'ultimo sugli atti d'indagine, Boccassini ha sostenuto che Robledo avrebbe potuto vedere dal registro informatico della Procura l'integrazione di atti che riguardava il manager Expo Angelo Paris.
Infine Ilda Boccassini avrebbe negato che gli arresti avvenuti la scorsa settimana nell'ambito dell'inchiesta Expo siano stati fatti proprio per coprire lo scontro scoppiato in Procura a Milano. Tali richieste di musura cautelare, avrebbe riferito Boccassini al Csm, risalirebbero infatti a quattro mesi fa.