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Serie A
Calcio, orgoglio Parma: al Tardini batte la Juve 1-0
Una Juventus con la testa già alla Champions League cade a Parma in casa dell’ultima in classifica. Nel momento più difficile della sua vita societaria, sull’orlo del fallimento, la squadra ducale infligge ai campioni d’Italia la seconda sconfitta in campionato. L'Inter vince 3-0 a Verona, il Cagliari di Zeman perde col Genoa 2-0
Al ‘Tardini’ finisce 1-0 per i padroni di casa (GUARDA), che in campo hanno messo tutto l’orgoglio di una compagine mai doma che non si arrende all’ultimo posto in classifica con 16 punti. I bianconeri (in completa tenuta blu) sono apparsi la sbiadita copia dello squadrone che domina il campionato (la Roma se vincesse in casa del Torino “salirebbe” a -11) e che ha travolto la Fiorentina in Coppa Italia. Ora tutta la concentrazione va all’andata del quarto di finale di Champions League contro il Monaco, martedì sera a Torino. Negli altri anticipi della trentesima giornata di serie A, successo del Genoa sul Cagliari 2-0, con la squadra di Zeman inchiodata al penultimo posto, in situazione disperata, e vittoria dell'Inter 3-0 a Verona.
A Parma, Buffon fermato da un’infezione intestinale, Allegri in difesa dà turno di riposo a Bonucci, mentre Tevez viene risparmiato ancora per un risentimento muscolare; la coppia d’attacco è formata da Llorente e Coman. La cronaca. Fronte Parma, Belfondil in diagonale non trova a porta. La palla gol più nitida del primo tempo è sulla testa di Vidal, pescato sul secondo palo da una punizione di Marchisio: la schiacciata del cileno esalta il riflesso di piede di Mirante. Prima dell’intervallo il portiere ducale si oppone, ancora coi piedi, a una conclusione di Coman. Nella ripresa fioccano le conclusioni dalla distanza, ma senza precisione. Il gol della vittoria del Parma arriva con un ribaltamento di fronte condotto da Ghezzal che apre sulla destra per Belfodil, il quale attende il rimorchio di José Mauri, piatto sinistro all’incrocio dei pali e Storari battuto (60’). Allegri inserisce Morata per Pereyra (62’) e Pepe per Sturaro (67’) per alzare il baricentro, ma il forcing finale dei campioni d’Italia non frutta occasioni. Per la Juve arriva la seconda sconfitta, dopo quella patita in casa del Genoa nel girone d’andata.
Nell’altro anticipo pomeridiano, successo del Genoa sul Cagliari (GUARDA SINTESI). Gli uomini di Gasperini (che devono ancora recuperare la partita contro il Parma) salgono a 41 punti come il Milan, mentre i sardi restano penultimi a quota 21. Il Cagliari (in maglia bianca) parte alla grande e mette alle corde il ‘Grifone’. Ma la squadra di Zeman è sfortunata nel momento di sua maggior pressione, cogliendo due pali nella stessa azione: con Rossettini di testa (deviazione di Lamanna) e Ceppitelli sulla ribattuta. Poi i padroni di casa prendono il comando del gioco, creando occasioni con Falque e Marchese. Nel secondo tempo, dagli spogliatoi rientra un nuovo arbitro: il quarto uomo Guida al posto dell’infortunato Russo. Il Genoa passa con un’iniziativa di Roncaglia sulla destra, il cross basso viene finalizzato da Niang (52’). Il raddoppio porta la firma di Iago Falque dopo azione personale di Perotti (58’). Il Genoa continua macinare gioco e coglie anche un palo con una botta dai 25 metri di Niang. Il successo della squadra di Gasperini è consolidato dalle parate di Lamanna.
Nell'anticipo serale l'Inter interrompe una serie nera che durava da cinque partite espugnando 3-0 il terreno del Verona (GUARDA). Mancini sceglie Hernanes e lascia in panchina Shaqiri. Il 'Profeta' agisce dietro Palacio e Icardi. Difesa a quattro con D'Ambrosio a destra e Juan Jesus a sinistra. confermato il 4-3-3 di Mandorlini, Jankovic, Toni e Juanito Gomez nel tridente. I gialloblù partono meglio, ma si squagliano dopo il gol dell'Inter, che arriva all'11'. D'Ambrosio affronta Tachtsidis che si fa male da solo e resta a terra, palla a Palacio che crossa radente per il perfetto intervento di Icardi. Qualche polemica, col Verona che chiedeva la palla in fallo laterale per consentire i soccorsi. Si riprende col Verona incapace di costruire. Inter bene di rimessa, anche se il solo vero pericolo lo porta Brozovic, con un diagonale di poco a lato. La ripresa si apre col raddoppio ospite. Al 48' si invertono i ruoli del primo gol: radente di Icardi per Palacio che fa centro. Al quarto d'ora la prima reazione convincente del Verona, con Handanovic che fa gli straordinari in rapida successione su Obbadi e Moras. Ancora Obbadi, poco dopo, alza di un niente la mira su una mischia in area. L'Inter risponde con il palo, colpito in pieno da Palacio. Partita ora vivacissima, Toni di testa allarga di pochissimo la mira. La grande chance per il campione del mondo 2006 arriva al 77' dal dischetto (fallo di Vidic sulla percussione di Saviola, appena entrato): il duello, però, lo vince Handanovic con un balzo alla sua destra. Per il portiere sloveno è il sesto rigore parato sugli ultimi sette. Finisce col tris dell'Inter in pieno recupero (92') per l'autogol di Moras, in difficoltà sul cross di D'Ambrosio.
di Nicola Iannello
Una Juventus con la testa già alla Champions League cade a Parma in casa dell’ultima in classifica. Nel momento più difficile della sua vita societaria, sull’orlo del fallimento, la squadra ducale infligge ai campioni d’Italia la seconda sconfitta in campionato.
A Parma, Buffon fermato da un’infezione intestinale, Allegri in difesa dà turno di riposo a Bonucci, mentre Tevez viene risparmiato ancora per un risentimento muscolare; la coppia d’attacco è formata da Llorente e Coman. La cronaca. Fronte Parma, Belfondil in diagonale non trova a porta. La palla gol più nitida del primo tempo è sulla testa di Vidal, pescato sul secondo palo da una punizione di Marchisio: la schiacciata del cileno esalta il riflesso di piede di Mirante. Prima dell’intervallo il portiere ducale si oppone, ancora coi piedi, a una conclusione di Coman. Nella ripresa fioccano le conclusioni dalla distanza, ma senza precisione. Il gol della vittoria del Parma arriva con un ribaltamento di fronte condotto da Ghezzal che apre sulla destra per Belfodil, il quale attende il rimorchio di José Mauri, piatto sinistro all’incrocio dei pali e Storari battuto (60’). Allegri inserisce Morata per Pereyra (62’) e Pepe per Sturaro (67’) per alzare il baricentro, ma il forcing finale dei campioni d’Italia non frutta occasioni. Per la Juve arriva la seconda sconfitta, dopo quella patita in casa del Genoa nel girone d’andata.
Nell’altro anticipo pomeridiano, successo del Genoa sul Cagliari (GUARDA SINTESI). Gli uomini di Gasperini (che devono ancora recuperare la partita contro il Parma) salgono a 41 punti come il Milan, mentre i sardi restano penultimi a quota 21. Il Cagliari (in maglia bianca) parte alla grande e mette alle corde il ‘Grifone’. Ma la squadra di Zeman è sfortunata nel momento di sua maggior pressione, cogliendo due pali nella stessa azione: con Rossettini di testa (deviazione di Lamanna) e Ceppitelli sulla ribattuta. Poi i padroni di casa prendono il comando del gioco, creando occasioni con Falque e Marchese. Nel secondo tempo, dagli spogliatoi rientra un nuovo arbitro: il quarto uomo Guida al posto dell’infortunato Russo. Il Genoa passa con un’iniziativa di Roncaglia sulla destra, il cross basso viene finalizzato da Niang (52’). Il raddoppio porta la firma di Iago Falque dopo azione personale di Perotti (58’). Il Genoa continua macinare gioco e coglie anche un palo con una botta dai 25 metri di Niang. Il successo della squadra di Gasperini è consolidato dalle parate di Lamanna.
Nell'anticipo serale l'Inter interrompe una serie nera che durava da cinque partite espugnando 3-0 il terreno del Verona (GUARDA). Mancini sceglie Hernanes e lascia in panchina Shaqiri. Il 'Profeta' agisce dietro Palacio e Icardi. Difesa a quattro con D'Ambrosio a destra e Juan Jesus a sinistra. confermato il 4-3-3 di Mandorlini, Jankovic, Toni e Juanito Gomez nel tridente. I gialloblù partono meglio, ma si squagliano dopo il gol dell'Inter, che arriva all'11'. D'Ambrosio affronta Tachtsidis che si fa male da solo e resta a terra, palla a Palacio che crossa radente per il perfetto intervento di Icardi. Qualche polemica, col Verona che chiedeva la palla in fallo laterale per consentire i soccorsi. Si riprende col Verona incapace di costruire. Inter bene di rimessa, anche se il solo vero pericolo lo porta Brozovic, con un diagonale di poco a lato. La ripresa si apre col raddoppio ospite. Al 48' si invertono i ruoli del primo gol: radente di Icardi per Palacio che fa centro. Al quarto d'ora la prima reazione convincente del Verona, con Handanovic che fa gli straordinari in rapida successione su Obbadi e Moras. Ancora Obbadi, poco dopo, alza di un niente la mira su una mischia in area. L'Inter risponde con il palo, colpito in pieno da Palacio. Partita ora vivacissima, Toni di testa allarga di pochissimo la mira. La grande chance per il campione del mondo 2006 arriva al 77' dal dischetto (fallo di Vidic sulla percussione di Saviola, appena entrato): il duello, però, lo vince Handanovic con un balzo alla sua destra. Per il portiere sloveno è il sesto rigore parato sugli ultimi sette. Finisce col tris dell'Inter in pieno recupero (92') per l'autogol di Moras, in difficoltà sul cross di D'Ambrosio.